Chiude il Museo del Fumetto: domenica l'ultimo evento
La Fondazione Franco Fossati lascia la sede per spese insostenibili dovute a un trasloco imposto dal Comune

Il Museo del Fumetto di Milano è prossimo alla chiusura. Ad annunciarlo sono i suoi stessi gestori sui canali social.
Chiude il Museo del Fumetto di Milano
MILANO - “Domenica 15 giugno WOW Spazio Fumetto termina la sua attività. È con grandissimo dispiacere che la Fondazione Franco Fossati annuncia il definitivo abbandono degli spazi di WOW Spazio Fumetto, il museo del fumetto di Milano gestito con grande passione e successo per ben 14 anni”.
Così hanno espresso i gestori sui social, spiegando che
“il Comune di Milano, con il quale, grazie all’impegno dell’Avvocatura, abbiamo concordato l’estinzione del debito, che impediva di fatto alla Fondazione di partecipare al nuovo bando di assegnazione dello spazio, ha comunicato che lo stabile va comunque lasciato completamente libero entro il 15 giugno con conseguente cessazione di ogni attività”.
Spese non sostenibili
Per la Fondazione Fossati
“non è possibile affrontare la spesa onerosa di un trasloco per lasciare i locali vuoti per poi rientrare dopo pochi mesi, una volta, auspicabilmente, vinto il bando: si è quindi ritenuto che si stesse lavorando per consentirci di restare fino alla risoluzione del bando stesso ma non è così. Qualora per qualsiasi motivo la Fondazione non dovesse vincere il bando, allora l’abbandono dei locali sarebbe la richiesta più logica e comprensibile, ma ora risulta del tutto incomprensibile. A fronte del diniego da parte del Comune di poter restare per pochi mesi, la Fondazione Franco Fossati non può quindi fare altro che prendere atto delle decisioni burocratiche e lasciare libero uno spazio nel quale molto probabilmente non potrà più rientrare per mancanza di fondi, consumati per il trasloco”.
Il Presidente: "così è troppo anche per dei supereroi"
In programma, spiegano dalla Fondazione, ci sarebbero state delle mostre, campus estivi e corsi di fumetto per ragazzi. Luigi Bona, presidente della Fondazione Franco Fossati, dichiara:
“Siamo soddisfatti di aver portato a termine la pratica per l’estinzione del debito, in collaborazione con l’Avvocatura del Comune, che ringraziamo di cuore, così da non avere sulla coscienza un “enorme”, come è stato definito, danno erariale a scapito dei cittadini milanesi, ma siamo anche completamente scoraggiati da una burocrazia che chiede alla Fondazione di abbandonare uno spazio per poi rientrare dopo pochi mesi, sempre che si vinca un bando che si annuncia decisamente complicato, viste le condizioni dello stabile che si è anche recentemente allagato. Abbiamo lottato contro i mulini a vento, siamo stati definiti ‘fumettari che vivono con la testa fra le nuvolette’, ma così è troppo anche per dei supereroi. Ringraziamo tutti coloro che in questi mesi hanno avuto belle parole per noi, che ci hanno aiutato con donazioni e sottoscrivendo una petizione che conta 12mila firme. La soluzione? Farci restare fino alla risoluzione del bando, nella speranza che non presenti condizioni impraticabili, e permetterci di partecipare senza dissanguarci per affrontare due inutili traslochi. Non è possibile, ci dicono. Allora altro non resta che salutarci con un SOB. Ci tengo a ringraziare di cuore tutti i membri del Consiglio della Fondazione, i nostri instancabili dipendenti che resteranno senza lavoro dopo anni di impegno, i collaboratori, i volontari e tutti i visitatori che ci sono stati vicini in questi anni. Resta aperto l’appello a qualsiasi Comune e Privato che voglia progettare seriamente con noi una possibile alternativa”.
L'ultimo evento
La Fondazione, infine, invita a partecipare all’evento di domenica, alla presenza di “disegnatori, sceneggiatori, amici e visitatori che in questi anni ci hanno aiutato, sostenuto e incoraggiato”, concludono.

