Centro commerciale Porte di Milano non chiude: firmato un patto per salvaguardare i posti di lavoro
Verrà costituito un Registro degli attuali lavoratori del centro al quale i futuri locatari degli spazi saranno invitati ad attingere per assumere il personale

La grave crisi del centro commerciale "Porte di Milano" è stata scongiurata, il centro non chiuderà: la conferma della tanto attesa notizia è arrivata lo scorso venerdì 27 giugno dal sindaco di Cesano Boscone Marco Pozza con questo annuncio: "Ho appena ricevuto una chiamata dalla proprietà che mi conferma questa notizia importante, attesa e auspicata da tanti: le parti hanno raggiunto un accordo che permetterà al centro commerciale di restare aperto. Un primo, importante passo, ne restano altri da fare".
Un patto territoriale per salvaguardare i posti di lavoro. È il primo del suo genere nella metropoli milanese
CESANO BOSCONE - La sua preoccupazione era tuttavia ancora concentrata sulle incognite e sulle preoccupazioni per quanto riguarda il supermercato Bennet (per il quale è confermata la chiusura al 30 giugno, ndr) e soprattutto la situazione per le lavoratrici e i lavoratori: "Mi confermano l’esistenza di una trattativa, ma il tempo scorre e serve una firma entro il 31 luglio per tutelare i lavoratori" - comunicava il sindaco che ha seguito dalla prima ora l’evolversi della situazione.
Nella giornata odierna infatti il sindaco di Cesano ha firmato un “Protocollo di intesa per la gestione e il superamento della crisi del Centro commerciale Porte di Milano di Cesano Boscone" con i rappresentanti delle sigle sindacali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs di Milano e col referente di Afol metropolitana.
Un registro che raccoglierà i CV degli attuali lavoratori del Centro
L’accordo siglato nella Sala delle carrozze di Villa Marazzi stabilisce che si costituisca presso AFOL Metropolitana un Registro che raccoglierà i CV e i dati delle lavoratrici e dei lavoratori attuali del Centro commerciale in forza o che siano stati trasferiti. Per alimentare il Registro, Afol Metropolitana organizzerà a luglio e a settembre colloqui individuali.
Ricevuta la notizia dell’accordo raggiunto tra proprietà e Ceetrus, che permetterà di proseguire con la locazione e il mantenimento in funzione del Centro, il Protocollo intende creare una rete tra i soggetti coinvolti con l’obiettivo di attutire le ricadute sociali sulle famiglie delle lavoratrici e dei lavoratori.
Il protocollo: dare priorità di assunzione ai lavoratori inseriti nel Registro
I soggetti firmatari del Protocollo chiedono alla proprietà e ai soggetti gestori della Galleria di inserire nei contratti di locazione degli spazi commerciali del Centro, in fase di rinnovo o di nuova sottoscrizione, la priorità di assunzione dei lavoratori inseriti nel Registro. Analogamente, gli operatori commerciali che aderiranno all’accordo territoriale si impegnano a riconoscere agli iscritti al Registro priorità nelle proposte di assunzione, compatibilmente con le competenze e le mansioni potenzialmente equivalenti, e ad applicare i CCNL di cui sono firmatarie le organizzazioni sindacali sottoscrittrici del Protocollo.
Il ruolo del Comune verso gli operatori commerciali
Da parte sua, il Comune proporrà la sottoscrizione e l’adesione al Protocollo ai nuovi insediamenti commerciali sul territorio e agli operatori che intendano ampliare la propria attività, anche tramite gli sportelli della Camera del Commercio.
L’accordo impegna anche a riconoscere le medesime condizioni economiche e reddituali precedenti per tenere costanti le condizioni di vita dei lavoratori e delle loro famiglie. Afol fornirà supporto ai singoli lavoratori e lavoratrici non solo per il loro ricollocamento presso il Centro, ma anche per individuare altre opportunità lavorative in zona.

Il sindaco Pozza riassume la questione
«Fin dall’inizio abbiamo lavorato per mantenere il Centro aperto e funzionante, ma non senza offrire adeguate tutele ai lavoratori impiegati. Abbiamo accolto positivamente la notizia dell’accordo che scongiura la chiusura e ora, con il nostro Protocollo – spiega il sindaco Marco Pozza – offriamo uno strumento per preservare i lavoratori e invito tutti i soggetti coinvolti sia alla sottoscrizione, sia, soprattutto, ad attingere al Registro: farlo dimostra di riconoscere il significato che i lavoratori hanno per il centro stesso e i rapporti con il territorio e offrire un futuro certo a tante famiglie».
I sindacati sullo strumento per la salvaguardia occupazionale del territorio
Una novità per l’area metropolitana milanese: «Questo Protocollo, primo nel suo genere per l’area metropolitana di Milano, riteniamo sia uno strumento fondamentale per la salvaguardia occupazionale del territorio – spiegano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs di Milano – e un supporto concreto alla rete sociale del territorio che mira a garantire una ricollocazione di qualità nel rispetto dei Contratti collettivi nazionali da noi sottoscritti. L’obiettivo del documento è dare una risposta agli interrogativi sul futuro di “Porte di Milano”, già gravato dalla progressiva chiusura negli ultimi mesi di diversi negozi, oltre che dalla cessazione, dal 28 giugno, delle attività del Bennet».
Il direttore generale Afol Metropolitana sull'iniziativa
«Riteniamo fondamentale sostenere questa iniziativa a tutela della continuità occupazionale delle lavoratrici e dei lavoratori, in questa fase di incertezza - dichiara Tommaso Di Rino, direttore generale di Afol Metropolitana. Rientra da sempre nel nostro impegno quotidiano collaborare attivamente con la rete territoriale per garantire una ricollocazione efficace, dignitosa e coerente con le professionalità maturate dalle persone. Questa iniziativa rappresenta un segnale concreto di responsabilità e di attenzione al territorio in cui operiamo anche con iniziative particolarmente innovative».