la protesta

Case bloccate, il comitato "Famiglie sospese" annuncia uno "sciopero della fame itinerante" davanti ai cantieri

Lo sciopero della fame itinerante lanciato oggi dal cantiere di Scalo House prevede "che per ogni giorno raggiungeremo un cantiere diverso tra quelli coinvolti nei blocchi", dicono dal Comitato

Case bloccate, il comitato "Famiglie sospese" annuncia uno "sciopero della fame itinerante" davanti ai cantieri
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Stamane è tornato in presidio davanti al Comune, in piazza della Scala il comitato Famiglie sospese. Vite in attesa, composto dai proprietari "bloccati" dalle inchieste sull'urbanistica per sollecitare una risposta da parte delle istituzioni e annunciare "uno sciopero della fame itinerante".

Oggi anche la prima tappa dello sciopero davanti al cantiere di Scalo House, in Via Valtellina.

La manifestazione davanti a Palazzo Marino (foto Mianews)

Partito da oggi "uno sciopero della fame itinerante"

MILANO - “Da marzo abbiamo ricevuto molte promesse non mantenute e nessuna risposta reale, ma il limbo di più di 4000 famiglie continua, aggravandosi. Da oggi lanciamo il nostro sciopero della fame itinerante tra i cantieri bloccati. Non si ferma il nostro appello per una soluzione urgente”, denuncia il Comitato.

In piazza è stato portato anche un cronometro, a sottolineare l'attesa, che dura da oltre 320 giorni "e ore, minuti, secondi che scorrono implacabili".

Filippo Borsellino: "Promesse non mantenute e nessun fatto"

“Il 15 marzo scorso abbiamo pubblicamente lanciato il nostro appello e sensibilizzato le istituzioni su quanto vasta e drammatica sia la nostra situazione, ma da allora abbiamo raccolto solo molte promesse non mantenute e nessun fatto. Il limbo in cui ci troviamo prosegue ormai da quasi un anno, ed è sempre più grave e insostenibile”, ha dichiarato Filippo Borsellino, tra i promotori del Comitato.

“Non possiamo restare immobili di fronte a questo silenzio, non ce lo possiamo permettere per le nostre famiglie e per i sacrifici che abbiamo fatto. Per questo lanciamo uno sciopero della fame itinerante: per ogni giorno da oggi raggiungeremo un cantiere diverso tra quelli coinvolti nei blocchi. In ognuno di questi, con alcuni tra noi che saranno sempre presenti durante l’iniziativa itinerante, una rappresentanza delle famiglie vittime dell'emergenza urbanistica milanese protesterà civilmente con il proprio digiuno, raccontando a chi le vorrà ascoltare le proprie storie, confidando in una risposta tempestiva e collettiva da parte della politica.

La protesta davanti a un cantiere

Prima tappa dello sciopero al cantiere di Scalo House

L’iniziativa parte oggi dal cantiere di Scalo House, in via Valtellina 38, dove il nostro Comitato si sposterà al termine di questa conferenza con il proprio presidio e iniziando il digiuno che terminerà solo quando avremo risposte concrete da parte delle Istituzioni. L’obiettivo è infatti quello di continuare a testimoniare quanto diffusa e grave sia questa situazione e quanto insufficienti siano state finora le reazioni suscitate”.

Gli incontri con Comune e Procura

Quanto agli incontri avuti con Comune e Procura "avendo avuto anche l’opportunità di confrontarci con il pool dei magistrati inquirenti delle inchieste sull’urbanistica, siamo convinti che l’unica soluzione esaustiva e per tutti al nostro problema stia nell’approvazione di una nuova legge nazionale ad efficacia retroattiva, che permetta a tutte le famiglie danneggiate dalle inchieste di poter esercitare il proprio sacrosanto diritto alla casa", prosegue Borsellino.

Quindi "continuerà il nostro appello in questa direzione, sperando che questo sciopero possa finalmente scuotere le forze politiche per una risposta bipartisan, concreta e risolutiva in tempi rapidi. La nostra protesta proseguirà finché non la otterremo”.

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