crisi economica e del lavoro

Carrefour, in arrivo 185 licenziamenti nella città Metropolitana di Milano

Carrefour Italia ha annunciato 769 licenziamenti in Italia, di cui 58 nei supermercati della città metropolitana di Milano e 137 nella sede di via Caldera.

Carrefour, in arrivo 185 licenziamenti nella città Metropolitana di Milano
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La crisi economica e del lavoro generata dal Covid continua a farsi sentire, anche nella nostra grande città: Carrefour Italia ha annunciato 769 licenziamenti in Italia, di cui 58 nei supermercati della città metropolitana di Milano e 137 nella sede di via Caldera.

Licenziamenti in vista al Carrefour

Sono tanti i fattori che vanno ad incidere sulla crisi economica e del lavoro che ha colpito anche Carrefour Italia che negli ultimi due anni, complici la pandemia e la "fuga da Milano" di tanti lavoratori e fuori sede, ha visto un vero e proprio tracollo delle vendite. Una riduzione di fatturato tanto dura che l'azienda ha ora annunciato la decisione di dover sopprimere 769 posti di laro in tutta Italia, di cui 58 nei supermercati della città metropolitana di Milano e 137 nel quartier generale di via Caldera.

Una crisi che ha visto peggiorare la situazione in questi ultimi due anni ma che per il settore è purtroppo da tempo nell'aria, come dimostrato dalla "ritirata" di Auchan, giunta ben prima della pandemia.

Nella lettera che l'azienda francese ha recapitato ai sindacati si legge che nella provincia di Milano gli ipermercati interessati dalla procedura hanno registrato un continuo peggioramento di fatturato negli ultimi tre anni, passando da euro 201.448 nel 2018 a 160.246 euro nel 2020. La tendenza negativa è stata registrata anche dai dati di agosto 2021.

Cosa succederà ai dipendenti di Milano

Per quanto riguarda Milano e hinterland si prevedono 58 esuberi, in aggiunta ai 127 già annunciati per la sede di via Caldera a Milano, per un totale di 185 posti di lavoro persi in tutta la zona.

I dipendenti di Carrefour Italia sono attualmente 12.554: per coloro che saranno raggiunti dalla lettera di licenziamento si stanno contrattando misure per consentire esodi non traumatici, piani strutturati di training e reskilling, ricollocazione e mobilità interna, con la gestione in via sperimentale di politiche attive aziendali al fine di identificare opportunità occupazionali esterne.

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