Nodo da sciogliere

Caro energia, Fontana vuole la settimana corta a scuola per risparmiare sulle bollette

Ma l'idea non piace al ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi...

Caro energia, Fontana vuole la settimana corta a scuola per risparmiare sulle bollette
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Le bollette alle stelle sono una realtà. Su questo non si discute. E si sta tentando ogni strada per provare a risparmiare, in tutti i settori. Anche nelle scuole, ovviamente, con gli studenti sulle rampe di lancio proprio in questi giorni per un nuovo anno all'insegna della normalità, almeno per quanto riguarda le regole anti Covid che negli ultimi anni hanno trasformato l'esperienza scolastica in qualcosa di diverso... Una proposta arriva da regione Lombardia, dal Governatore Attilio Fontana... Vediamo di cosa si tratta.

Caro energia, Fontana vuole la settimana corta a scuola per risparmiare sulle bollette

Il Pirellone ha spento le luci (tranne quelle di emergenza per permettere ai velivoli di distinguerlo nella notte). E già questo è un segnale. Uno dei tanti. Perché ormai sono molte le idee che circolano in tutti i settori per trovare una strada nuova, una via più sostenibile, un modo, insomma per risparmiare sui costi ormai letteralmente esplosi dell'energia elettrica.

E la scuola, al via in questi giorni, non è esclusa da tale ragionamento. A mettere sotto i riflettori banchi e studenti è stato il Governatore Attilio Fontana che ha proposto la riduzione di un giorno scolastico, togliendo il sabato, per risparmiare sull'energia. Secondo Fontana in altre zone la soluzione sarebbe già stata adottata senza gravi conseguenze.

Si pensi, per citare un esempio, che il "peso" economico per la città metropolitana di Milano delle scuole superiori, per tutto l'anno scorso, è stato di 24 milioni. Ma nei primi 7 mesi del 2022 sono già stati spesi 22 milioni (e il riscaldamento si spegne ad aprile).

L'idea non piace al ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi

Sabato sì, sabato no. Al momento la versione "ufficiale" dello Stato, attraverso le parole del ministro Bianchi va nella direzione della prima opzioni. Sabato sì, o meglio, sì alla settimana normale perché gli studenti non debbano pagare per primi le conseguenze di questa emergenza. Se poi in totale autonomia, per ragioni didattiche, una scuola dovesse decidere di tagliare il sabato, quello sarebbe un altro discorso.

Ma per Bianchi è fuori discussione che la settimana corta possa essere una soluzione anti-crisi. E mai si è parlato, secondo indiscrezioni, di tale idea in Consiglio dei ministri. Per il ministro è l'intero Paese che dovrà fare la sua parte cambiando drasticamente rotta sui consumi.

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