l'innovativo dispositivo

Arriva l'airbag per proteggere le persone anziane dalle cadute accidentali: l’intervista

Abbiamo intervistato Marcello Bencini, Executive Director di D-Air Lab, per approfondire il nuovo airbag FutureAge, una cintura per proteggere dagli infortuni all’anca

Arriva l'airbag per proteggere le persone anziane dalle cadute accidentali: l’intervista
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Un nuovo airbag pensato per le persone anziane e per proteggerli dalle cadute accidentali

MILANO - Occuparsi dei più fragili è un dovere morale, etico, civico, sociale, ma spesso non è un obiettivo delle istituzioni o meglio non sempre le istituzioni riescono a stare al passo coi tempi, con le necessità. È qui che intervengono le aziende che guardano oltre il proprio business e pensano in grande.

È il caso di D-Air Lab, fondata nel 2015 da Lino Dainese (fondatore dell’omonima azienda), che si è posta l’obiettivo di individuare nuove applicazioni della tecnologia del sofisticato airbag per la protezione della persona.

L’obiettivo è quello di trasferire le competenze acquisite nel mondo del motorsport e metterle a disposizione della quotidianità.

L'intervista all'Executive Director di D-Air Lab

Abbiamo intervistato Marcello Bencini, Executive Director di D-Air Lab, per approfondire il nuovo airbag FutureAge, una cintura per proteggere dagli infortuni all’anca.

Partiamo dall’inizio, quando nasce l’idea di FutureAge?

L’idea nasce da Lino Dainese, che è stato un imprenditore di successo e ormai dieci anni fa ha deciso di investire nella creazione di una start up - D-Air Lab - che potesse aiutare le persone di una certa età a evitare infortuni e incidenti. Pensa che ogni anno, più di un anziano su quattro è vittima di una caduta. FutureAge è una cintura airbag progettata specificamente per ridurre il rischio di traumi in caso di caduta.

Come funziona questa cintura?

Intanto ci tengo a dire che FutureAge è un prodotto figlio di circa 10 anni di sviluppo. Abbiamo cercato di creare una protezione per anziani al contempo efficace, comoda e facile da usare, e soprattutto dalle dimensioni ridotte e il peso contenuto. Una soluzione innovativa per un problema diffuso, che può fare la differenza nella vita di migliaia di persone. Il funzionamento, anche per il fatto che è un prodotto destinato a un’utenza poco affine solitamente alla tecnologia, è molto semplice e intuitivo: si attiva chiudendo la fibbia frontale, senza necessità di configurazioni o competenze specifiche; grazie all’app D-Alert vengono avvisati automaticamente i soccorsi.

Quanto dura?

L’autonomia è di 30 ore consecutive, ma basta non chiudere la fibbia quando non è attaccata al corpo per spegnerla. Una volta utilizzata, ovviamente, andrà sostituita la bomboletta interna. È molto semplice e intuitivo.

È impressionante la statistica sulle cadute degli anziani.

Sì, un anziano su quattro che subisce una frattura di anca muore entro l’anno e soprattutto chi cade ha il doppio delle probabilità di cadere di nuovo. Il nostro obiettivo è quello di salvaguardare gli anziani. Anche per questo abbiamo deciso di vendere il prodotto direttamente al cliente senza passare da terzi.

La parte complicata è convincere l’utente finale

Sì, come spesso capita la parte più complessa è questa. Seppur si riconosca il problema è più facile convincere i figli o i nipoti, mentre gli anziani pensano di non aver bisogno di supporto. A volte dal primo contatto passa anche un mese prima della finalizzazione dell’acquisto. Non è semplice, ma credo che sempre di più diventerà un prodotto della nostra quotidianità.

È un dispositivo di sicurezza che aiuta gli anziani, ma anche i loro parenti a stare più tranquilli

In primis la sicurezza degli anziani, ma ovviamente anche la serenità di chi è vicino a loro è molto importante. È proprio per questo che abbiamo pensato all’applicazione. D-Alert non serve solo alla configurazione della cintura, ma per chi assiste l’anziano è un servizio. Verifica lo stato di carica della batteria e il corretto funzionamento di tutti i dispositivi connessi, localizza i dispositivi in tempo reale e soprattutto riceve una chiamata d’emergenza in caso di caduta.

Qual è stata la parte più complicata da progettare?

A livello hardware avevamo l’esigenza che il prodotto fosse comodo, per nulla fastidioso, leggero e che funzionasse in modo semplice e intuitivo, ma la vera sfida è stata sull’algoritmo. Nel senso che “insegnare” alla cintura quando non deve aprirsi è la parte più difficile. Immagina di lasciarti cadere nel letto, sul divano o anche solo inciampare ma rimanere in piedi oppure un nipotino che ti salta addosso per giocare. Le variabili e gli imprevisti sono molteplici, ma FutureAge deve aprirsi soltanto quando è necessario.

Avete altri dispositivi in mente?

Adesso vogliamo concentrarci sulla cintura, ma abbiamo in cantiere altri dispositivi a protezione di altre parti del corpo che sono importanti, sono fragili e che non sono molto riparate. Però, abbiamo appena lanciato sul mercato FutureAge e vogliamo prima sondare il mercato con quello. Considera che in Italia ci sono circa 13 milioni di anziani, il bacino di utenza è davvero ampissimo rispetto ai circa tre milioni di motociclisti e scooteristi che viaggiano in Italia.

Qual è il prezzo e dove è possibile trovarlo?

Si acquista direttamente sul nostro sito Dairlab.com ed è disponibile al prezzo lancio di 490 euro per un periodo limitato poi il prezzo salirà a 590 euro.

Fabio Fagnani

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