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Area B: aumenta il fronte del no, la petizione online contro le limitazioni

La nuova iniziativa è del capogruppo della Lista Civica a Palazzo Marino Luca Bernardo che ha lanciato la petizione per chiedere il rinvio del blocco.

Area B: aumenta il fronte del no, la petizione online contro le limitazioni
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E' partita su Change.org una petizione per chiedere il rinvio del blocco.

Aumenta ancora il fronte del contro le limitazioni

MILANO  - Dopo le aspre critiche del presidente della Regione Attilio Fontana, seguite da quelle di tanti cittadini e imprenditori milanesi fino al presidente dell’ACI di Milano La Russa che chiede un anno di moratoria sui nuovi divieti, aumenta ancora il fronte del no ai nuovi divieti all'Area B scattati il 1° ottobre.

La petizione su Change.org

La nuova iniziativa è del capogruppo della Lista Civica a Palazzo Marino Luca Bernardo che ha lanciato la petizione "Una firma per il rinvio del blocco auto" sul portale Change.org e al momento ha raggiunto già 280 sottoscrizioni. "Ho ritenuto opportuno lanciare una petizione sui miei canali social perché i milanesi possano esprimersi per il rinvio dei divieti ai diesel euro 4 e 5 in area B. La campagna appena partita sta già raccogliendo numerosissime adesioni. Non si può in un momento come questo rimanere fermi su posizioni ideologiche. E' anacronistico".

 Ugl aderisce e promuove la raccolta firme contro i divieti

“L’iniziativa di Fratelli d’Italia d’indire una petizione contro Area B, per consentire ai cittadini di esprimere con una firma la loro contrarietà al provvedimento, ha raccolto anche l’adesione del sindacato UGL”. Lo dichiarano Enrico Marcora, consigliere comunale di Fratelli d’Italia e Riccardo Uberti, segretario territoriale della UGL di Milano.

“Le limitazione al traffico imposte dal Sindaco Sala e dalla sua Giunta – aggiunge Uberti – colpiranno principalmente le fasce più deboli della società e, in particolare, i lavoratori, come dimostrano le proteste attuate da varie categorie in questi giorni. Proteste dei lavoratori che non potevano lasciare indifferente UGL che ha quale scopo principale difenderne i diritti”.

“L’appoggio di UGL dimostra che la nostra proposta va nella direzione giusta - continua Marcora – proponendosi di prendere le parti di tutti quelli che saranno colpiti da questo provvedimento ingiusto e classista. Ora l’auspicio è che a UGL si aggiungano altre CGIL CISL e UIL, perché questa è una battaglia di tutti quelli che hanno a cuore i diritti dei lavoratori che va combattuta senza distinzioni politiche o di bandiera”.

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