DATI PREOCCUPANTI

Allarme siccità, Regione Lombardia sempre più preoccupata: "Peggio del 2022"

L'assessore Sertori: "rispetto alla fotografia del 30 marzo i dati stanno peggiorando"

Allarme siccità, Regione Lombardia sempre più preoccupata: "Peggio del 2022"
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Desta sempre più allarme la situazione delle riserve idriche in Lombardia:  la Regione dichiara che lo stato di siccità del 2023 si profila peggiore rispetto al 2022.

Siccità Lombardia, la preoccupazione della Regione

MILANO - “Dopo il secondo anno consecutivo di crisi idrica – dichiara Massimo Sertori, assessore a Enti locali, Montagna, Risorse energetiche e Utilizzo risorsa idrica – stanno aumentando le difficoltà. Abbiamo deciso di posticipare la stagione irrigua per immagazzinare acqua prima dell’avvio e per aumentare il livello di laghi e dighe. Rispetto alla situazione fotografata lo scorso 30 marzo durante il tavolo regionale sulla crisi idrica tuttavia i dati stanno peggiorando”.

“Le misure messe in campo da Regione Lombardia – spiega Sertori – hanno consentito sì di arginare la discesa dell’altezza del livello dei laghi. La scarsità di piogge non ha tuttavia consentito l’auspicato incremento della disponibilità di riserve idriche”.

Pesa la persistente scarsità di piogge

Come riporta Giornale dei Navigli, Regione Lombardia, in accordo con le agenzie di bacino e con le associazioni di categoria, aveva deciso di ritardare l'avvio della stagione irrigua. Una soluzione messa in campo nel tentativo di contrastare la carenza d'acqua che potrebbe diventare crisi in vista della prossima estate. Eppure le misure messe in campo non sono sufficienti e gli ultimi dati sull'emergenza siccità sono preoccupanti.

Emergenza siccità, dati preoccupanti

"A destare preoccupazione, in particolare, è la  situazione delle riserve idriche che sta peggiorando e lo stato di siccità si profila peggiore rispetto allo scorso anno. Dopo il secondo anno consecutivo di crisi idrica  stanno aumentando le difficoltà. Abbiamo deciso di posticipare la stagione irrigua per immagazzinare acqua prima dell’avvio e per aumentare il livello di laghi e dighe ma, rispetto alla situazione fotografata lo scorso 30 marzo durante il tavolo regionale sulla crisi idrica, i dati stanno peggiorando", ha spiegato Massimo Sertori, assessore a Enti locali, Montagna, Risorse energetiche e Utilizzo risorsa idrica.

Manca l'acqua nei laghi e la neve

"A rendere ancor più grave la situazione è la persistente mancanza di precipitazione di una certa durata ed entità. Secondo le previsioni dei tecnici regionali, infatti, ritardare l'avvio della stagione irrigua ha permesso di arginare la discesa dell'altezza del livello dei laghi, ma la scarsità di piogge non ha consentito l'auspicato incremento delle disponibilità di riserve idriche.

Rimane confermato lo stato di crisi idrica al punto che abbiamo scorte per 1,3 miliardi di metri cubi a fronte dello storico 3,2 miliardi. Questa situazione è aggravata dal fatto che l’equivalente idrico di neve (magazzino della primavera) è pari a circa 680 milioni di metri cubi, rispetto alla media storica di oltre 2 miliardi. Continueremo con il monitoraggio quotidiano  e cercheremo di utilizzare la poca riserva d’acqua disponibile dando priorità al mondo agricolo e agli aspetti turistici e di navigabilità dei laghi che hanno un valore assoluto per la nostra Regione", ha concluso l'assessore Sertori.

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