Al Niguarda con il vaccino anti Covid in "omaggio" anche un test per l'epatite C
Per potenziare al massimo la campagna pilota di prevenzione si è deciso di puntare sui centri di vaccinazione anti Covid.
Esame gratuito sull'epatite C mentre si fa la vaccinazione anti Covid: questa la nuova campagna regionale di prevenzione che parte dall'ospedale Niguarda, dove la situazione ricoveri legata al Covid pare essere sotto controllo.
Campagna di prevenzione contro l'epatite C
Il Covid ha, purtroppo, inciso negativamente sulle attività di promozione della salute e di prevenzione, che spesso rappresentano gli strumenti più efficaci per combattere molte malattie. Ma, come raccontato dall'ospedale Niguarda di Milano, adesso è finalmente tempo di ripartire e il polo sanitario milanese lo fa con la campagna pilota di Regione Lombardia contro l’epatite C. Si tratta di una patologia subdola, un “nemico silenzioso” che spesso non dà segnali fino a quando la situazione non si aggrava, portando ad insufficienza epatica, cirrosi o tumori del fegato.
Per potenziare al massimo questa campagna di prevenzione si è deciso di puntare sui centri di vaccinazione anti Covid dove accedono quotidianamente migliaia di persone. Senza prolungare i tempi di attesa o fare lunghe trafile, da oggi grazie a questa iniziativa in pochi minuti chi vuole può effettuare il test rapido per la diagnosi dell’epatite, semplicemente prelevando una goccia di sangue dal dito.
È così che proprio nei centri vaccinali Covid, simbolo della lotta che ha rallentato inevitabilmente lo screening delle malattie croniche, ora il Niguarda rilancia l’attività di prevenzione.
Epatite C subdola malattia
“L’infezione cronica da virus dell’epatite C (HCV) è una delle principali cause di morbilità e mortalità nel mondo – spiega Massimo Puoti, Direttore delle Malattie Infettive di Niguarda- . Si calcola che nel nostro Paese circa il 2% della popolazione sia affetta da epatite, condizione che in Lombardia interessa almeno 150.000 persone.”
Fino al 2015 in Italia ogni 30 minuti moriva 1 persona per le conseguenze dell’HCV. Fortunatamente da allora sono disponibili nuovi ed efficaci farmaci antivirali ad azione diretta, con un profilo di tollerabilità molto alto e pochi effetti collaterali.
“Molti pazienti sono stati trattati con i nuovi farmaci che, in 8-12 settimane, determinano la guarigione dall’infezione in oltre il 95% dei casi trattati – continua lo specialista-. Sono ancora, però, numerosi i casi non diagnosticati (il calcolo in Italia è di almeno 250.000 persone), fino a quando si manifesta un danno epatico severo, come la cirrosi epatica che può evolvere anche verso forme tumorali” – conclude lo specialista.
Per questo è necessario agire tempestivamente con una capillare attività di prevenzione. “Le nuove terapie sono un’arma potente ma devono essere supportante da un altrettanto efficace diagnosi precoce- commenta Marco Bosio, Direttore generale di Niguarda- . Ecco perché abbiamo raccolto subito la proposta di attivare questa campagna, che può contare sulla professionalità e sull’esperienza del team multidisciplinare dell’Hepatitis Center, la task force di Niguarda per la cura dell’epatite”.
Campagna aperta ai nati tra il '69 e l'89
La campagna pilota al Niguarda prevede un target di circa 1.000 persone, nate tra il 1969 e il 1989 e si svolgerà in 7 date prefissate del mese di luglio. In caso di esito positivo, il paziente viene preso in carico dagli specialisti dell’ Hepatitis Center ospedaliero per completare gli accertamenti diagnostici necessari.
Oltre a Niguarda, in Lombardia parteciperanno a questa iniziativa altri 3 centri, in attesa di poterla poi estendere a tutta la Regione. La fase sperimentale lombarda dovrebbe far da volano allo screening gratuito nazionale, che si pone come obiettivo l’eliminazione dell’epatite in Italia entro il 2030