IN PUNTA DI SELLINO

12 ore sui rulli per i Bambini Farfalla

Sabato 14 gennaio Anna Mei, insegnante e ultrabiker, pedalerà a Modena per sensibilizzare sull’importanza della terapia genica per l’Epidermolisi Bollosa

12 ore sui rulli per i Bambini Farfalla
Pubblicato:

12 ore sui rulli per i Bambini Farfalla

Pedalerà 12 ore filate sui rulli partecipando da remoto al 12 Hour World Time Trial Championship sulla pista virtuale di Borrego Springs (Usa). L’appuntamento è per sabato 14 gennaio. Suderà per mezza giornata dalle 19.00 alle 7 del mattino presso il Centro di Medicina Rigenerativa di Modena, dal cuore della ricerca sull’epidermolisi bollosa, una rara malattia della pelle che in Italia colpisce un migliaio di persone.

Anna Mei, insegnante, milanese trapiantata a Ravenna, ultrabiker per passione, ha fatto sua da qualche tempo a questa parte la causa dei Bambini e degli adulti Farfalla, collaborando con le attività dell’associazione Le Ali di Camilla.

L’atleta milanese si è già impegnata in precedenti occasioni, ma questa volta pedalerà al chiuso e sui rulli, con l’ausilio di una piattaforma virtuale che la catapulterà in una gara vera e propria con tanto di partecipanti e classifica finale.

La competizione servirà soprattutto ad accendere i riflettori su una malattia che mette a dura prova i bambini e le loro famiglie, proprio quando sta diventando ancora più importante rilanciare la ricerca.

Una sessantina di partecipanti al via, alcuni di loro specialisti delle lunghe distanze. “Conterà molto la strategia di gara e capire come mi sentirò nelle prime ore. Da lì imposterò il ritmo. Si suderà parecchio. Temo la perdita di liquidi e sali. In questo genere di gara se punti al risultato non fai nemmeno una pausa, continui a pedalare sino al termine, ma io sto pensando di fermarmi per cambiarmi e fare addirittura una doccia, prima di ripartire”.

Si allena come una professionista

Anna Mei, per allenarsi al meglio, è volata al sole di Lanzarote, prima di effettuare la rifinitura in Italia. Una preparazione meticolosa, seguita dal suo coach di fiducia, con tanto di tabelle di allenamento da rispettare come una professionista, anche se Anna corre solo per passione e “incastra” le sue pedalate fra i numerosi impegni familiari e professionali.

Sono una grande appassionata di ciclismo, mi è sempre piaciuto pedalare. Poi nel 2009 a Cesenatico ho conosciuto alcuni bambini affetti da questa malattia e mi sono chiesta: loro soffrono e io pedalo. Che senso ha? Mi sono ripromessa che da allora avrei corso per loro, per uno scopo”.

  • Se vuoi condividere informazioni e esperienze nel mondo della bicicletta, scrivi a inpuntadisellino@gmail.com

Angelo De Lorenzi

Seguici sui nostri canali