Strage familiare a Paderno Dugnano: la confessione del figlio 17enne
Un vero giallo, ancora in fase di ricostruzione da parte dei Carabinieri
Ha ceduto il 17enne che ha ucciso padre, madre e fratello a Paderno Dugnano.
Strage familiare a Paderno Dugnano
PADERNO DUGNANO - Come riporta News Prima, la mattanza - ancora senza un movente - è avvenuta nella notte tra sabato 31 agosto e domenica 1 settembre 2024 in una villetta di via Anzio, a Paderno Dugnano, in provincia di Milano.
I Carabinieri, intervenuti sul posto dopo una chiamata del 17enne, hanno trovato i tre cadaveri: le vittime sono un uomo di 51 anni, Fabio Chiarioni, una donna di 48, Daniela Albano, e il figlio di 12 anni, Lorenzo Chiarioni. Sui corpi sono state trovate ferite di arma da taglio.
"Ho ucciso papà"
Il ragazzo in un primo momento ha confessato ai militari dell'Arma di aver ucciso il padre. Secondo il suo racconto si sarebbe svegliato nella notte sentendo le grida della mamma e del fratello dodicenne.
Ha dichiarato di aver trovato il padre in poltrona con accanto un coltello con cui aveva ucciso la moglie e il figlio 12enne (il primo a essere freddato, secondo le ricostruzioni degli inquirenti), e di averlo accoltellato a morte.
La confessione
Una versione che non aveva convinto però: non c'erano segni di scasso (e dunque era stata subito esclusa la presenza di estranei), e il ragazzo non riportava segni di colluttazione.
Interrogato a lungo dai carabinieri, nel tardo pomeriggio è crollato e ha ammesso:
"Ho ucciso io tutti e tre".
I rilievi della Scientifica in casa, nel frattempo, avevano permesso di ritrovare l'arma del delitto, un coltello compatibile con le ferite sui tre cadaveri.
Il compleanno, poi la strage
La strage è avvenuta dopo una tranquilla serata in famiglia, dove era stato festeggiato il compleanno del padre, Fabio Chiarioni, con altri parenti. Poi, quando la famiglia è rimasta sola, è avvenuta la mattanza.
Ancora da scoprire cosa ha originato la furia del 17enne.
Il dolore della comunità
La comunità di Paderno Dugnano è sconvolta e sotto shock. La sindaca Anna Varisco ha così commentato l'accaduto:
"Quanto accaduto è un dolore grande per tutta la comunità. La tristezza profonda che sento credo sia la stessa di molti in queste ore. Un dolore che non è paragonabile a quello di chi è stato colpito da vicino da quando accaduto e del quale dobbiamo prenderci cura, tutti.
Un dolore incomprensibile come ciò che è accaduto, ma che ci dice molto di noi e di questi tempi così complessi e difficili, un dolore che ci racconta qualcosa di un dolore nascosto, dell''incapacità forse di nominarlo, di capirlo, di gestirlo."Quanto accaduto ci dice che dobbiamo prenderci cura gli uni degli altri, soprattutto dei più piccoli, dei più fragili, di chi sbaglia. Torna nei pensieri oggi una preghiera. "Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno...".
L'Amministrazione comunale ha proclamato il lutto cittadino nel giorno delle esequie della famiglia.