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Scavalcano il muro di cinta e spariscono: tre evasi dal Beccaria

Sono due fratelli di origini marocchine di 16 e 17 anni, insieme a un altro 17enne italiano

Scavalcano il muro di cinta e spariscono: tre evasi dal Beccaria
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Nuove tempeste all'interno del carcere Beccaria: tre detenuti - tra cui due fratelli - sono evasi dall'istituto.

Tre evasi dal Beccaria

MILANO - Nel pomeriggio di domenica 8 settembre 2024, intorno alle 15:45, due fratelli di origini marocchine, di 16 e 17 anni, sono evasi dall'istituto penitenziario Beccaria. Come racconta il Corriere, i due hanno approfittato della loro posizione "privilegiata", che gli permette di partecipare ad attività con meno restrizioni e corsi di formazione, sono usciti dalla portineria e hanno scavalcato il muro di cinta.

Non era la prima volta

Da quel momento in poi si è persa ogni loro traccia, perché i due hanno badato bene a non dirigersi verso aree videosorvegliate. I due erano dentro per una rapina a Comasco e si muovono sempre insieme. Tranne tre mesi fa: quando il piccolo aveva tentato già la fuga, durata poi solo 12 ore.

Con loro un terzo ragazzino

Con i due fratelli c'era anche un terzo detenuto, un 17enne italiano, che però è stato bloccato dagli agenti. Invano però, dal momento che in serata è riuscito a portare a termine il suo obiettivo.

Un istituto segnato da continue tensioni

Ma non è la prima volta che il Beccaria si trova al centro della cronaca. Disordini e sommosse sono iniziate già a Natale 2022. Sette detenuti - approfittando dei lavori in corso - lasciano l'istituto. Una fuga che si è però esaurita presto, tra chi è stato rintracciato a casa di parenti o amici o chi si è consegnato.

Un costante peggioramento

Negli ultimi mesi, la situazione è degenerata. A maggio, un tentativo di evasione da parte di un detenuto si è concluso malamente: bloccato ancor prima di allontanarsi. Tuttavia, pochi giorni dopo, la tensione esplode quando circa settanta ragazzi si barricano in un’ala dell'istituto, scatenando il caos a seguito dei controlli antidroga effettuati con l’ausilio di cani. Solo l'intervento degli agenti in tenuta antisommossa riesce a ripristinare la calma.

L'incendio

Nel mese di luglio, un incendio all'interno della struttura causa il ferimento di due detenuti e l'intossicazione di altri quattro. Ad agosto, una situazione simile si ripete: incidenti che coinvolgono sia agenti che detenuti. Non più di dieci giorni fa, i due fratelli, ora in fuga, vengono identificati come promotori di disordini intesi a facilitare un altro tentativo di evasione, portato avanti da quattro ragazzi, prontamente riportati alla custodia.

L'inchiesta

Questi eventi esplosivi seguono un'importante inchiesta avviata ad aprile, che ha sconvolto l'istituto Beccaria. L'indagine della procura ha portato all'arresto di tredici agenti e alla sospensione di altri otto, tra cui il comandante. Le accuse sono gravissime, spaziando da torture e maltrattamenti a lesioni e falsa documentazione, rivelando un sistema interno profondamente compromesso. L'insieme di questi eventi ha ridefinito l'atmosfera all'interno della struttura, rendendo evidente la complessità e la fragilità del suo stato di diritto.

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