“La Febbre del Sabato Sera” arriva a Milano con un musical
Andrà in scena dal 10 ottobre all'11 gennaio 2025
Dal 10 ottobre andrà in scena il musical “La Febbre del Sabato Sera”.
“La Febbre del Sabato Sera” arriva a Milano
MILANO - Una “Febbre del Sabato Sera” a Milano: dal 10 ottobre fino all’11 gennaio 2025 il Teatro Nazionale ospita il riadattamento teatrale del celebre film del 1977, prodotto da Compagnia della Rancia e messo in scena dal regista Mauro Simone, mentre nei panni del protagonista Tony Manero si cimenterà l’attore Simone Sassudelli, già esibitosi in West Side Story nel ruolo di Snowboy.
Sul palcoscenico si alterneranno 21 performer, che daranno vita alle leggendarie hit dei Bee Gees, da Stayin’Alive e Night Fever a You should be dancing e How Deep is Your Lover.
Ieri la presentazione
Ieri mattina, proprio presso il Teatro Nazionale si è tenuta la Conferenza stampa di presentazione.
“Mi sono reso conto che dovevo ripartire dalla base, dal film. Quando l'ho visto, in lingua originale, mi sono reso conto che era un film di un realismo pazzesco, che racconta la verità cruda di quegli anni, e mi sono accorto di come la musica fa da contrasto con le difficoltà dell'epoca. Noi siamo abituati a sentire Stay Alive con allegria, ma dice “Devi imparare a sopravvivere, resta vivo” perché i giovani in quel momento avevano bisogno di superare il ponte", ha spiegato il regista, che ha poi sottolineato come anche la scenografia sia essenziale in questo spettacolo.
Essenziale la scenografia
"Si crea una sorta di ambientazione in cui la musica fa da contrasto: gli interni sono veri, reali, quelli una famiglia italoamericana che fatica a vivere, e poi c’è questo contrasto di musica e di colori in questa esplosione di Disco Inferno”.
Per quanto riguarda i brani "abbiamo deciso di tradurre in italiano quelli che servono per dare un senso alla storia, mentre quelli più iconici li abbiamo lasciati in lingua originale”.
Uno specchio della nostra realtà
Ma l’idea del musical non è soltanto quella di riproporre un’opera ormai entrata nell’immaginario comune. Certo i punti di incontro sono tanti, specie per quel che riguarda i problemi dei giovani:
“Questo Tony Manero porterà molto più specchio rispetto a quella che è la realtà della nostra generazione, qui siamo negli anni 70, ma secondo me il pubblico verrà travolto da questo senso di essere compresi e quindi anche il Tony che ho cercato di portare sul palco sarà molto credibile perché vive delle emozioni in cui tutti possiamo riconoscerci. E anche la sua svolta nella storia è una svolta che tutti ci auguriamo di avere e mi auguro, ed è quello che mi auguro il pubblico riesca a cogliere” ha detto il protagonista Sassudelli, un “John Travolta 2.0”.