Manifestazione a sostegno della Palestina: altre 3mila persone in piazza Duomo, c'era anche Ghali
Presidio nel pomeriggio di ieri, giovedì 13 maggio 2021, senza momenti di tensione significativi.
Di mancato rispetto per gli oltre 123mila morti dall'inizio della pandemia, s'era parlato qualche settimana fa, in occasione della festa per lo scudetto nerazzurro in centro a Milano con maxi-assembramento. Stavolta un motivo più articolato rispetto a una vittoria sportiva, ma anche la manifestazione pro Palestina non è stata esente da profili di rischio, riguardo al rispetto delle cautele Covid.
Anche la piazza principale del capoluogo lombardo, ocme altrove in Italia, è stato teatro di una manifestazione a sostegno della Palestina. A partire dalle 17,30 di ieri, giovedì 13 maggio 2021, ben 3mila persone, unite sotto il motto "(R)Esistiamo", hanno popolato piazza Duomo sventolando al cielo le bandiere palestinesi per protestare contro Israele.
Manifestazione in Duomo a sostegno della Palestina
Si è trattato di un presidio statico organizzato dalle associazioni Gaza Free Style, Giovani palestinesi d’Italia e Assopace Palestina. Ben 3mila persone, a partire dalle 17,30 di ieri, giovedì 13 maggio 2021, hanno riempito piazza Duomo a Milano, concentrati soprattutto davanti al museo del Novecento, per manifestare il loro sostegno e la loro solidarietà nei confronti del popolo palestinese, fortemente coinvolto in questi ultimi giorni nei sanguinosi scontri contro Israele.
Grandi bandiere palestinesi sventolanti al cielo, cartelloni che riportavano le scritte "Palestina Libera" e "Israele terrorista": migliaia di persone, soprattutto giovani di origine nordafricana, hanno popolato la piazza principe del capoluogo lombardo, unite sotto il motto "(R)Esistiamo". Durante la manifestazione non ci sono stati momenti di tensione significativi che sono culminati in scontri con le forze dell'Ordine, presenti all'evento per tenere monitorata la situazione. Solamente prima del presidio, un gruppo di giovani, organizzato in una sorta di mini corteo, è stato bloccato prima che potesse entrare in galleria Vittorio Emanuele e in via Torino.
La Polizia Scientifica ha però effettuato riprese nei confronti dei manifestanti che sono saliti sul monumento equestre di piazza Duomo e nei confronti di chi ha dato fuoco alla bandiera di Israele. Sulla base delle immagini saranno fatti accertamenti sia per quanto riguarda l’inosservanza delle misure anti Covid sia su tutto ciò che è "andato oltre" rispetto alla manifestazione preavvisata.
LE IMMAGINI DELLA MANIFESTAZIONE:
Centinaia di manifestanti a sostegno della Palestina si sono riuniti in piazza Duomo per condannare le politiche israeliane in Medioriente (foto MilanoInMovimento)
Centinaia di manifestanti a sostegno della Palestina si sono riuniti in piazza Duomo per condannare le politiche israeliane in Medioriente (foto MilanoInMovimento)
Centinaia di manifestanti a sostegno della Palestina si sono riuniti in piazza Duomo per condannare le politiche israeliane in Medioriente (foto MilanoInMovimento)
Anche Ghali presente in piazza Duomo
Tra i partecipanti alla manifestazione, ha fatto la sua comparsa anche il rapper italo-tunisino Ghali, il quale, sul suo profilo Instagram ha voluto condividere alcune immagini del presidio. L'artista originario del quartiere Baggio, sempre sui social network, aveva precedentemente manifestato la sua vicinanza e la sua solidarietà al popolo palestinese. Nel suo post Instagram, oltre ad utilizzare l'hashtag #freepalestine, ha voluto aggiungere il commento "Eid Mubarak" per celebrare la fine del Ramadan.
IL POST DI GHALI:
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"Palazzo Marino esponga bandiera di Israele"
Si esprime così in una nota ufficiale il consigliere comunale di Forza Italia, Alessandro De Chirico, sostenuto anche da Fabrizio De Pasquale (capogruppo di Forza Italia), quest'ultimo preoccupato della manifestazione svoltasi ieri a Milano:
"Preparerò una mozione urgente da presentare nel primo consiglio comunale utile per chiedere al sindaco Sala di issare la bandiera con la Stella di David sulla facciata di Palazzo Marino. Spero che le azioni del primo cittadino meneghino mi anticipino, ma ritengo doveroso manifestare solidarietà agli amici israeliani e in particolare verso la città di Tel Aviv, città gemellata con Milano, che da giorni è bombardata da milizie terroriste vicine ad Hamas. Sono rimasto sorpreso nel constatare l'assenza davanti alla Sinagoga di Milano, ieri, del sindaco o di un rappresentante della giunta comunale. Al di là di questo spiacevole scivolone diplomatico-istituzionale, forse dovuto a impegni improcrastinabili di tutti gli esponenti di spicco della maggioranza politica cittadina, sono certo che riusciremo a trovare uno spazio sulla casa dei milanesi, tra bandiere e striscioni a favore delle tante lodevoli iniziative pro-diritti, per dimostrare ancora una volta quanto Milano sia una città che aspiri alla pace nel mondo attraverso il dialogo tra i popoli. Proporrò che la bandiera di Israele venga posizionata anche nelle sedi dei 9 municipi, con particolare attenzione allo stabile di viale Legioni Romane, sede istituzionale del municipio 6, dove risiede la maggior parte della comunità ebraica. L'invito che rivolgo a Sala è di prendere esempio dal suo collega Uwe Becker, sindaco di Francoforte anch'essa città gemellata con Tel Aviv. O dovremo forse credere che il silenzio di Sala sia dovuto a qualche interesse politico per non scontentare ipotetici elettori?".
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