la polemica sull'arma

Il sindaco Sala agli Ambrogini d’oro: “Astensionismo non solo alle urne, ma dalla società. Servono esempi, non rassegnazione”

Alle Civiche Benemerenze il sindaco richiama Milano alla responsabilità collettiva: “Una nuova civiltà ambrosiana nasce dall’impegno di tutti"

Il sindaco Sala agli Ambrogini d’oro: “Astensionismo non solo alle urne, ma dalla società. Servono esempi, non rassegnazione”

Nel suo intervento al Teatro Dal Verme, in occasione delle Civiche Benemerenze, il sindaco Giuseppe Sala ha dedicato la cerimonia a chi “non si è tirato indietro dal proprio dovere”, sottolineando la necessità di “esempi che traccino la strada” per ricostruire una “nuova civiltà ambrosiana”.

Sull’astensionismo di quest’anno

MILANO – Un richiamo forte alla responsabilità civile e al valore dell’impegno personale. Sala ha definito questi giorni come “tempi di rassegnazione e disimpegno”, in cui cresce un distacco dalle sfide della realtà. Un fenomeno che, a suo giudizio, trova un segno evidente nell’astensionismo: “Non riguarda solo il voto – ha detto – ma la vita sociale nel suo complesso. È una tendenza che mina la rappresentatività e indebolisce la nostra comunità”.

Secondo il sindaco, la disaffezione nasce da una “mancanza di fiducia accumulata negli anni”, fra delusioni e distanza dai linguaggi della politica. Una responsabilità che Sala non nega: “Non sarò io a sottrarmi al ruolo che noi politici abbiamo in questo clima”.

“Nessuno deve astenersi dal fare la sua parte”

Il primo cittadino invita però a cambiare prospettiva: “Una società che non partecipa non riesce a fare scelte coraggiose, neppure a progettare il futuro dei propri figli. I ruoli si confondono, l’autorità arretra, persino i genitori faticano a essere punti di riferimento. Da dove ripartire? Dal senso del proprio ruolo. Nessuno deve astenersi dal fare la sua parte”.

Il messaggio è rivolto anche alla politica: “Basta benaltrismo e scaricabarile. Occorre incontrare la gente vera, non le figurine dei social. I milanesi cercano persone capaci di ascoltare e di risolvere”. Ma, avverte Sala, non basta l’impegno dei singoli: “Abbiamo dilapidato un capitale di fiducia e partecipazione. Ora serve ricostruire il senso di comunità”.

Riprendendo le parole dell’arcivescovo nei Vespri di Sant’Ambrogio, Sala ha ricordato che “la casa non crolla se qualcuno si fa avanti per aggiustarla”. È a queste persone che guarda la città: “Oggi premiamo donne e uomini che hanno fatto il proprio dovere e che, con il loro esempio, ci aiutano a essere più responsabili delle nostre azioni e delle loro conseguenze, soprattutto verso i giovani”.

In chiusura, un monito e un augurio: “Grazie a chi oggi salirà su questo palco. Ma c’è ancora molto da fare. Buon Sant’Ambrogio”.

La riconoscenza ai carabinieri: la polemica: “Ramy merita giustizia ma storia Nucleo radiomobile è importante

A margine della cerimonia per le civiche benemerenze, rispondendo in merito alle polemiche sollevate, per il caso Ramy, per l’Attestato al Nucleo radiomobile dei carabinieri di Milano ha spiegato:

“I singoli fanno anche il loro dovere e anche io li ho salutati dicendo che capisco le polemiche, però ognuno di noi, in linea anche con quello che ho cercato di dire nel mio discorso, deve fare il proprio dovere. È un corpo di polizia che ha una storia importante”, ha sottolineato Sala. “Si può anche sbagliare nella vita, come tutti noi sbagliamo, però non bisogna dimenticare che alla fine mettersi sul fronte, metterci la faccia vuol dire tanto per la comunità oggi”.

“Ognuno di noi qua rappresenta il suo pensiero. Io continuo a pensare che la storia di Ramy comunque meriti giustizia e che la famiglia è una famiglia esemplare, quindi una storia esemplare”, ha detto il sindaco, commentando la scelta del consigliere dei Verdi, Tommaso Gorini, che indossava una maglietta in ricordo di Ramy Elgaml.

“Non vorrei correre il rischio di classificare tra i buoni e i cattivi gli uni o gli altri. Credo che sia veramente importante però ritornare alle basi – ha detto Sala -. Purtroppo una brutta storia, ma che ha permesso di dimostrare come nella comunità milanese ci sono tanti valori. Questa famiglia di immigrati che si comporta da cittadini milanesi non può che meritare il nostro applauso”.