Venerdì 28 novembre l’Italia si fermerà per lo sciopero generale di 24 ore proclamato da diverse sigle sindacali, la mobilitazione coinvolgerà molti settori. I sindacati hanno indetto uno stop dei lavoratori pubblici e privati che interesserà trasporti, scuola, sanità e altri servizi.
Per quanto riguarda i trasporti sono interessati il trasporto pubblico locale, le ferrovie e la viabilità autostradale. L’agitazione partirà dalle 22 di giovedì 27 fino alle 22 del giorno successivo, come comunicato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Milano, Atm regolare: problemi solo per il Passante
MILANO – A Milano la protesta non avrà effetti sul servizio Atm: metropolitane, autobus e tram circoleranno regolarmente per tutta la giornata. Discorso diverso per il Passante ferroviario gestito da Trenord, che rientra invece tra i servizi potenzialmente colpiti dalle adesioni.
Trenord: servizio ridotto e fasce garantite
Trenord ha confermato che lo sciopero potrà provocare cancellazioni e ritardi sui treni regionali, suburbani, aeroportuali e a lunga percorrenza. L’agitazione è stata proclamata dai sindacati Cub, Usb, Adl Cobas, Clap, Confederazione Cobas e Sial Cobas dalle 21 del 27 alle 21 del 28 novembre.
Giovedì sera viaggeranno solo i treni con partenza entro le 21 e arrivo finale entro le 22.
Venerdì saranno garantite le tradizionali fasce protette:
- dalle 6 alle 9
- dalle 18 alle 21
In queste finestre circoleranno i convogli inseriti nella lista dei “servizi minimi garantiti”.
Collegamenti per Malpensa: previsti bus sostitutivi
In caso di stop del Malpensa Express, saranno attivi autobus sostitutivi:
– da Milano Cadorna a Malpensa, senza fermate intermedie, in partenza da via Paleocapa 1
– tra Stabio e Malpensa, per garantire il collegamento della linea S50
Anche Trenitalia aderisce
Lo sciopero coinvolgerà anche il personale del Gruppo FS, Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord. Gli orari e le fasce di garanzia saranno gli stessi. Trenitalia ha già pubblicato l’elenco dei treni a lunga percorrenza che saranno comunque assicurati.
L’azienda avverte inoltre che potrebbero verificarsi disagi anche nelle ore immediatamente precedenti e successive allo sciopero, a causa della possibile riorganizzazione del servizio.
Le ragioni degli scioperanti
Le motivazioni dello sciopero sono legate alla Legge di Bilancio 2026 contestata dalle firme sindacali CUB, USB, SGB, COBAS e USI-CIT che si oppongono all’aumento delle spese militari a discapito di servizi pubblici essenziali. Contestati anche il sottofinanziamento della sanità, della scuola e dei trasporti e la mancanza di iniziative per ridurre il lavoro precario e aumentare i salari.