Vaccinazioni fragili Lombardia dal 15 aprile (ma per Bertolaso sono già iniziate)
Il commissario abbandona in diretta un collegamento incalzato sul tema. Poco dopo spunta la data ufficiale.
Il caso delle vaccinazioni anti Covid in Lombardia rivolte alle categorie più fragili aggiunge un nuovo capitolo. Uno spartiacque importante è avvenuto proprio nella giornata di ieri: 24 marzo 2021. In mattinata, il commissario straordinario per la campagna vaccinale contro il Coronavirus in Lombardia, Guido Bertolaso, in collegamento su SkyTg24, incalzato sul tema ha perso le staffe e ha abbandonato lo studio, asserendo che le vaccinazioni per la fascia dei vulnerabili sono già iniziate.
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Proprio nel medesimo giorno della polemica, sul portale di Regione Lombardia, fa capolino una news che ufficializza la data in cui i fragili inizieranno ad essere vaccinati e tutte le informazioni del caso. Viene quindi da chiedersi: ma non ci era stato detto poche ore prima che le vaccinazioni ai fragili erano già iniziate?
Proviamo a fare ordine e chiarire la situazione.
Vaccinazioni ai fragili: la stizza di Bertolaso (e di Draghi)
Durante la trasmissione "Buongiorno" di SkyTg24 la giornalista Tonia Cartolano, collegata in diretta con Bertolaso pone la domanda: "Lei mi sta dicendo che entro fine marzo partono le vaccinazioni per i vulnerabili in Lombardia?". Il commissario, visibilmente stizzito replica: "Sono già iniziate, come ve lo devo spiegare, negli ospedali le stiamo già facendo". A questo punto Cartolano ribatte: "Dottore io non ne ho trovata una, verificheremo dottore". A questo punto l'uomo sbotta: "Ormai criticare Bertolaso è diventare uno sport. Io non me la prendo" ma saluta e lascia il collegamento mentre la conduttrice gli sta per porre un nuovo quesito.
In base alle informazioni rilasciate ufficialmente da Regione, Bertolaso non ha effettivamente mentito. Risale infatti al 17 marzo 2021 una news pubblicata sul sito ufficiale di Regione Lombardia in cui si annuncia il via delle vaccinazioni anti Covid a persona con vulnerabilità gravi o con disabilità. Ma attenzione, viene specificato:
"Che sono in carico e seguiti dai Centri di Riferimento specialistici presso le strutture ospedaliere, pubbliche e private della Lombardia."
Infatti Bertolaso ha dichiarato: "Negli ospedali sono cominciate". In linea con quanto dice anche Regione.
Probabilmente Cartolano, come tutti i lombardi, intendeva capire quando sarebbe stata la volta di quella nutrita frangia di persone - che magari non sono ospedalizzate o seguite per piani di cure da strutture sanitarie - ma comunque portatrici di gravi patologie che, stando alle direttive governative, rientrano a pieno titolo delle categorie fragili e in quanto tali necessitano di essere immunizzate alla svelta. Quando potevano prenotarsi o almeno avere un'idea di tempi e modalità di chiamata.
Sul tema, sempre nella giornata di ieri, anche dal premier Mario Draghi in Senato è arrivata una stilettata all'indirizzo delle Regioni:
"Trascurano i loro anziani in favore di gruppi che vantano priorità probabilmente in base a qualche loro forza contrattuale. E' cruciale vaccinare prima gli anziani e i fragili che più hanno da temere dal virus".
Spunta la data in Lombardia
Proprio nella giornata in cui si susseguono queste polemiche sul tema Regione Lombardia annuncia la data ufficiale della partenza delle vaccinazioni delle categorie fragili. E lo fa con una news ufficiale sul proprio sito. Che verrebbe quindi da chiedersi: ma non ci avevano appena detto che erano già partite?
Dal 15 aprile al via i fragili
Regione, nella nota, spiega che dal 6 aprile 2021 i cittadini lombardi più vulnerabili e fragili verranno contattati telefonicamente per fissare gli appuntamenti per le vaccinazioni anti-Covid che partiranno dal 15 aprile. Lo prevede il Piano Regionale Vaccini ‘#PrimaTu’ che fa seguito alle vaccinazioni che hanno riguardato gli ospiti delle strutture residenziali (con la somministrazione – ad oggi – di oltre 105.000 dosi) e gli operatori sanitari e socio sanitari che dovrebbero concludersi nei prossimi giorni.
“Regione Lombardia – spiegano la vicepresidente della Regione Lombardia e assessore al Welfare, Letizia Moratti e l’assessore regionale alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari Opportunità, Alessandra Locatelli – è fermamente convinta che prima di tutto sia necessario garantire la precedenza nelle vaccinazioni alle persone più fragili. Intendiamo mettere in sicurezza i cittadini più a rischio prima di procedere alla vaccinazione massiva. Le persone verranno contattate telefonicamente direttamente dal personale incaricato. E, in caso di mancata risposta, si provvederà all’invio di un SMS. Per i casi di persone non presenti negli elenchi a disposizione delle Ats o dell’Inps, ma in condizioni analoghe a quelle previste dalle indicazioni ministeriali, ci si potrà rivolgere al medico di medicina generale”.
Per ogni territorio un referente vaccinale per i più vulnerabili
“Abbiamo deciso – continuano Moratti e Locatelli – di dare delle indicazioni specifiche alle Ats. Per la gestione di questa nuova fase. Su ogni territorio è prevista l’individuazione di un referente vaccinale per le persone più vulnerabili, ovvero un Vax manager. E di almeno una struttura con spazi adeguati per i casi più complessi. Inoltre, saranno garantiti percorsi su misura. Dando la possibilità, in fase di prenotazione, di indicare due caregiver da vaccinare per le persone con gravissima non autosufficienza. Per i minori si potranno vaccinare i loro genitori e le persone che stabilmente li assistono”.
“In alcuni territori – precisano Moratti e Locatelli – sono già attivi percorsi sperimentali, sia per quanto riguarda le vaccinazioni presso i punti vaccinali, sia per le vaccinazioni domiciliari. L’auspicio è che le dosi di vaccini possano essere consegnate al più presto per accelerare la campagna, in quanto la Lombardia sta per esaurire le scorte. I rifornimenti di vaccini Pfizer, come annunciato dal Governo, dovrebbero arrivare nei prossimi giorni."