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Caos in aula sul gemellaggio con Tel Aviv: sospesa la seduta del Consiglio comunale

Proteste in aula e in piazza dopo la bocciatura dell’odg dei Verdi

Caos in aula sul gemellaggio con Tel Aviv: sospesa la seduta del Consiglio comunale

Caos in Consiglio comunale e seduta momentaneamente sospesa dopo la votazione dell’odg, promosso dai Verdi e in particolare dal consigliere Carlo Monguzzi per la sospensione del gemellaggio tra Milano e Tel Aviv.

Caos in aula sul gemellaggio con Tel Aviv

MILANO – L’odg è stato votato per punti e l’istanza sul gemellaggio è stata bocciata con 21 contrari, 9 favorevoli e 6 astenuti. Dal settore riservato al pubblico dove erano presenti attivisti Pro Pal, già in presidio anche nel pomeriggio fuori da Palazzo Marino, si sono levate proteste e cori come “Milano lo sa da che parte stare, Palestina libera dal fiume fino al mare”. Monguzzi ha srotolato la bandiera della Palestina in Aula e si è poi unito alle proteste nel settore del pubblico. Le proteste sono durate diversi minuti e la presidente dall’Aula Elena Buscemi ha fatto sgombrare i manifestanti dopo averli richiamati a più riprese. La seduta è poi ricominciata.

A favore del punto per lo stop al gemellaggio con Tel Aviv, oltre ai tre consiglieri dei Verdi, hanno votato anche altri sei consiglieri della maggioranza tra Pd e Gruppo Misto. In sei si sono invece astenuti. Contrari i Riformisti, tre consiglieri Dem e l’opposizione di centrodestra.

Il corteo in piazza

Parte dei manifestanti presenti dal pomeriggio davanti al Comune per chiedere lo stop al gemellaggio con Tel Aviv, ha lasciato il presidio ed è partita in corteo imboccando via Case Rotte con l’obiettivo probabile di raggiungere piazzale Loreto dove in questi giorni si sono più volte radunati gli attivisti delle manifestazioni per Gaza. Alcune decine di manifestanti sono invece rimaste in piazza della Scala.

Odg Pd per gemellaggio con Gaza City rinviato

Non è arrivato al voto nella seduta odierna del Consiglio comunale l’odg del Pd su Gaza che tra i punti vedeva anche la proposta di un gemellaggio con Gaza City e il coinvolgimento di MM per progetti locali per l’acqua. L’opposizione ha contestato il fatto che il testo, così come arrivato in Aula, non era quello all’ordine del giorno che vedeva come primo firmatario il consigliere Valerio Pedroni, ma era modificato e “molto più lungo, di fatto sostituito”, arrivando quindi in discussione, secondo le opposizioni con una “forzatura del Regolamento”. “Si sta verificando un abominio Regolamentare, si fa carta straccia del Regolamento – ha detto in Aula il capogruppo di FdI Riccardo Truppo – Tutti ci attendiamo dalla presidenza una risposta tecnica. E’ stata lasciata la protocollazione del vecchio odg, ma è stato sostituito tutto il corpo del testo questo pomeriggio. Non è quello del programma dei lavori”. Dopo un acceso scambio in Aula tra i consiglieri di maggioranza e opposizione i lavori sono stati sospesi e la presidente Elena Buscemi ha poi annunciato la decisione di “rinviare discussione” in modo da “ripresentare il testo” agli uffici e poi portarlo in Aula, probabilmente già nella prossima seduta.

Presidio in piazza per stop a gemellaggio

Sospendere il gemellaggio di Milano con Tel Aviv ‘contro lo Stato genocida di Israele e per la Palestina libera’. Lo chiedono le decine di manifestanti di Rifondazione Comunista, Potere al Popolo e Usb che questo pomeriggio, in contemporanea con il Consiglio comunale, si sono riunite in piazza della Scala, rinominata ‘Piazza Gaza’, per supportare l’ordine del giorno, oggi in Aula, presentato dai consiglieri dei Verdi che chiede lo stop alla collaborazione con la città israeliana. La discussione in Consiglio era già iniziata la scorsa seduta ma è stata rimandata a causa della mancanza del numero legale. I manifestanti in piazza della Scala ritengono che, anche di fronte agli accordi di pace firmati, Milano non possa “essere gemellata con una città genocida” perché “non si può chiedere di costruire relazioni di pace tra i popoli e poi continuare rapporti economici e istituzionali con chi ha sostenuto crimini di guerra e apartheid”. Secondo gli studenti universitari di Cambiare Rotta presenti al presidio è un “gemellaggio infame mantenuto dal centrodestra e dalla giunta Sala. Lo stesso Sala che ha coraggio di gridare ‘Free Palestine’”.