Una tragica vicenda ha scosso la comunità di Sesto San Giovanni, ma non solo: un uomo di 71 anni ha deciso di togliersi la vita lanciandosi dal suo appartamento situato al sesto piano di una palazzina in preda alla disperazione provocata da un imminente sfratto.
71enne si lancia dal sesto piano
SESTO SAN GIOVANNI – Sono le 9 di mercoledì 8 ottobre 2025. Fuori ci sono l’ufficiale giudiziario, l’avvocato, il proprietario di casa e una pattuglia delle forze dell’ordine: è il giorno dello sfratto. Improvvisamente, un tonfo. I residenti del palazzo raccontano che pensavano si trattasse di un rumore legato alla raccolta rifiuti, ma si trovano impietriti di fronte ad una scena drammatica: un inquilino di 71 anni si è appena lanciato dal sesto piano.
Un debito insostenibile
Stando alle informazioni raccolte, sembra che l’uomo avesse accumulato diverse mensilità di affitto, fino ad arrivare ad un debito di 10mila euro. Ex custode in pensione, viveva da solo, era separato da anni, e purtroppo stava affrontando un momento di particolare fragilità legato al problema della ludopatia.
Gli ex colleghi lo descrivono come una persona allegra e socievole, amante della vita, sempre con la battuta pronta. Ma agli occhi degli altri inquilini del palazzo il suo profilo appare diverso: un uomo solitario, che salutava appena quando ci si incrociava sul pianerottolo.
La richiesta di una casa popolare
Poche settimane fa si era presentato negli uffici comunali per chiedere informazioni riguardo l’assegnazione delle case popolari. A quanto pare, non era in possesso dei requisiti per accedere al fondo per la morosità incolpevole a causa di un reddito elevato, e dopo aver ricevuto informazioni su un alloggio temporaneo, lì non si è più visto. Forse per evitare che i famigliari (un fratello e una sorella), venissero a conoscenza della notizia.
Le reazioni alla vicenda
La notizia ha suscitato dolore e polemica non solo all’interno della comunità, ma anche tra le forze politiche. I senatori del M5S così scrivono in una nota:
“L’episodio testimonia lo stato di abbandono da parte delle istituzioni nel quale vivono i più fragili. Chiediamo una informativa urgente al ministro Matteo Salvini per sapere come il governo intenda affrontare l’annoso problema dell’accesso alla casa”.
Majorino: “riflessione obbligata”
“La morte del cittadino sotto sfratto a Sesto San Giovanni impone a tutti una riflessione assolutamente obbligata. Manca una politica pubblica dignitosa sulla questione abitativa”.
Lo dichiara Pierfrancesco Majorino, capogruppo Pd in Consiglio regionale della Lombardia e responsabile per le politiche della casa nella segreteria nazionale del Partito Democratico.
A livello nazionale siamo nella quasi totale assenza di strumenti – prosegue -. Il governo Meloni ha praticamente azzerato i fondi di sostegno all’affitto ed è riuscito nel capolavoro di fare peggio dei precedenti su di un tema in relazione a cui, eccezion fatta per il programma innovativo nazionale sulla qualità dell’abitare del ministro Giovannini, sono venuti meno minimi rifermenti istituzionali e normativi. Inoltre, mentre si consuma un dramma del genere, si assiste alla sostanziale e generalizzata accettazione dello scandalo delle case vuote. Esistono almeno centomila appartamenti pubblici in Italia in questo momento inutilizzati. La sola Regione Lombardia, che detiene un triste primato in materia, è proprietaria di ventitremila case sfitte. Migliaia di persone senza casa e migliaia di case senza persone: c’è bisogno di una svolta radicale”.