Presentata oggi la venticinquesima edizione di Ecosistema Scuola di Legambiente, il dossier annuale di Legambiente sulle performance ambientali degli istituti scolastici che analizza, in particolare, lo stato dell’edilizia, efficienza energetica e mobilità.
Edilizia scolastica in Lombardia
MILANO – “Per la Lombardia spicca l’incompletezza dei dati dei comuni di Pavia, Lodi e Como, e l’assenza di risposta da parte di Sondrio. Pesa sulla media generale lombarda il dato di Milano, con 432 scuole, e di Brescia seconda con 94, i comuni con più edifici scolastici della Lombardia. – spiega l’associazione ecologista – La necessità di manutenzione degli edifici lombardi infatti, è sopra la media nazionale, 41,7% rispetto al 37,1% italiano, e questo nonostante la percentuale di spesa sia sopra la media nazionale con il 55,7% degli edifici ne hanno goduto negli ultimi 5 anni rispetto al 49,9% del dato italiano”.
Sulla manutenzione
“La discrepanza tra i due dati mette in luce come spesso la manutenzione avvenga in modo puntuale, magari per singoli piani anziché sull’intero stabile. La spesa media per la manutenzione straordinaria è infatti doppia rispetto al dato nazionale con 58.900 euro per edificio contro i 29.000 euro (dato italiano) e tripla quella stanziata con una media dei 119.270 euro di media per edificio contro i 39.648 euro nazionale. La differenza tra cifre stanziate e cifre spese, cioè la capacità di spesa, dipende in genere da due fattori: i comuni lombardi interpellati non riescono a spendere l’intero importo entro l’anno e quindi il dato dipende anche dai tempi di realizzazione dell’intervento; oppure, per la mancanza di personale per avviare i procedimenti di spesa. Milano è tra i cinque comuni italiani con massima capacità di spesa per la manutenzione straordinaria con una media di 72.000 euro per edificio; mentre Mantova è la prima per la spesa ordinaria con 38.462 euro per edificio, con Milano quinta a livello nazionale con più di 20.000 euro edificio”.
Sull’efficientamento energetico
“Sull’efficientamento energetico, settore cruciale della transizione ecologica, pensando anche all’influenza che potrebbe avere sulla consapevolezza della comunità scolastica nel suo insieme, la Lombardia fa quindi segnare un valore minore del dato nazionale: il 20,8% degli edifici contro il 27,4%. Un dato questo che risente della mancanza di comunicazione del dato da parte del Comune di Milano. Per quanto riguarda gli altri capoluoghi, Varese è tra i primi 5 comuni in Italia che si distinguono per interventi di efficientamento energetico, mentre a Brescia 73 edifici su 94 risultano in classe A. Milano ha influito anche sulla percentuale di edifici scolastici in possesso del collaudo statico: in Lombardia si attesta al 25,4% delle scuole, metà del dato nazionale, visto che solo 9 scuole milanesi sulle 432 nel capoluogo, sembrano averlo. Per quanto riguarda l’amianto invece, i monitoraggi sono stati effettuati in 5 città Bergamo, Brescia, Cremona, Mantova, Varese e sono stati rilevati 5 edifici con amianto, 3 a Cremona e 2 a Varese”.
Sulla vulnerabilità sismica
“Sulla verifica della vulnerabilità sismica, solo Brescia è in zona sismica 2 e ha certificato il 100% degli edifici, mente le altre città sono in zone sismiche che non richiedono certificazione obbligatoria. La mobilità scolastica vede un generale arretramento del servizio di scuolabus sia a livello nazionale sia regionale lombardo. Un servizio essenziale per il diritto allo studio che arretrando accentua le disuguaglianze oltre a aumentare le emissioni inquinanti e climalteranti delle auto private davanti alle scuole. In Lombardia è disponibile solo nel 7,4% dei casi, contro il 18,8% nazionale. Dichiarano esplicitamente di non usufruirne Como, Cremona e Varese. Buono invece il dato sulle strade scolastiche, presenti nel 23,4% delle scuole contro il 7,3% nazionale, oltre a Milano, sono state realizzate soprattutto a Bergamo, Brescia e Varese. In Lombardia buono anche il dato delle scuole in Zona 30 con il 61,7% contro 26,1% della media nazionale. ‘La fotografia lombarda scattata da Ecosistema Scuola mostra uno scenario poco coerente della sostenibilità degli edifici scolastici e dei servizi ad esso correlati. L’età scolare sarebbe invece lo spazio privilegiato per trasmettere anche in famiglia i valori e i contenuti della transizione ecologica. Serve più coordinamento e una visione integrata per un modello di scuola più sostenibile. Non intervenendo in modo organico sulle sedi scolastiche rischiamo di perdere un importante alleato per il cambiamento’, commenta Caterina Benvenuto, responsabile scuola e formazione di Legambiente Lombardia”.