Inchiesta sull’urbanistica a Milano: chiesti arresti per l’assessore Tancredi e l’imprenditore Catella
Perquisizioni in Comune e in 24 luoghi tra studi e abitazioni private. Indagati anche membri della Commissione Paesaggio

Le inchieste sul settore dell'urbanistica milanese proseguono senza sosta e, dopo gli arresti preventivi di diversi cantieri e all’adozione di misure cautelari personali la Procura arriva ora a richiedere l'arresto dell'assessore alla Rigenerazione Urbana Giancarlo Tancredi e dell’imprenditore Manfredi Catella.
Inchiesta sull’urbanistica a Milano: chiesti arresti per l’assessore Tancredi e l’imprenditore Catella
MILANO - Bufera sul settore urbanistico del Comune di Milano: il giudice per le indagini preliminari ha richiesto l'arresto nei confronti dell’assessore alla Rigenerazione Urbana Giancarlo Tancredi e dell’imprenditore Manfredi Catella, amministratore delegato di Coima, una delle realtà più attive nello sviluppo immobiliare cittadino.
Le richieste riguardano anche altri quattro tra professionisti e operatori del settore, per i quali si valuta l’arresto in carcere o ai domiciliari.
Perquisizioni a tappeto
Nella mattinata di oggi, mercoledì 16 luglio , la Guardia di Finanza, su delega della Procura di Milano, ha eseguito 24 perquisizioni tra abitazioni private, uffici professionali e sedi legate all’amministrazione comunale.
Le accuse
Le ipotesi di reato sono pesanti: corruzione, falso ideologico e induzione indebita a dare o promettere utilità. Gli indagati includono sia pubblici ufficiali del Comune di Milano, tra cui membri della Commissione per il Paesaggio, sia progettisti e imprenditori coinvolti in operazioni edilizie. Le Fiamme Gialle hanno inoltre proceduto all’acquisizione di documenti in Comune relativi a vari interventi urbanistici finiti sotto la lente degli inquirenti.
La Procura: "espansione edilizia incontrollata"
Secondo quanto riferito dalla Procura, l’inchiesta ha fatto emergere un contesto di "espansione edilizia incontrollata" che ha assunto dimensioni preoccupanti. Già nei mesi scorsi, l’indagine ha portato al sequestro di diversi cantieri e all’adozione di misure cautelari.
Le verifiche odierne rappresentano un nuovo, significativo sviluppo in un’indagine che potrebbe avere pesanti ripercussioni sia sul fronte politico che su quello urbanistico della città.