Tra via Gola e via Picchi

In manette i ladri dei Navigli, tra loro anche membri del gruppo Trap "Gola's Locos 27"

Il gruppo ha colpito ancora: ha minacciato un ragazzo puntandogli un coltello alla gola, derubato e poi riempito di calci e pugni.

In manette i ladri dei Navigli, tra loro anche membri del gruppo Trap "Gola's Locos 27"
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In manette i ladri dei Navigli, tra loro anche membri del gruppo Trap "Gola's Locos 27"

Calci e pugni per rapinare coetanei: arrestati due ventenni

MILANO – Devono rispondere dell’accusa di rapine ai danni di una coetanea i due ragazzi di 21 e 22 anni arrestati sabato dalla polizia. Ricercato un terzo componente della banda, un altro ragazzo di 28 anni. Tra loro anche due minorenni, che hanno precedenti specifici e sono sospettati di aver commesso anche altri reati simili nei mesi successivi, farebbero parte dei 'Gola's Locos 27', un gruppo trap molto noto nella zona dei Navigli.

IL SOPRALLUOGO DELLA ZONA:

(Fonte: Mia News)

Vittima accerchiata e minacciata con un'arma

Le indagini della Squadra Investigativa del Commissariato di Porta Ticinese hanno portato i poliziotti a individuare il gruppo composto da 5 ragazzi stranieri che, con un'efferata violenza, hanno individuato la vittima, accerchiata e minacciata con un'arma e, dopo averle sottratto il cellulare, auricolari e pochi soldi, l’hanno colpita con calci e pugni per poi scappare. Il gruppo di ragazzi, tutti con precedenti penali specifici che agivano indossando un giubbotto bomber scuro, era composto anche da due minorenni.

La ricostruzione della rapina dell'8 gennaio

Gli agenti hanno ricostruito una prima rapina consumata poco dopo le 23 dell'8 gennaio 2020 all'interno del parco Baden Powell, quando il gruppo ha prima accerchiato un ragazzo italiano di 25 anni e, dopo averlo minacciato con una pistola giocattolo priva di tappo rosso, si è impossessato del suo cellulare, degli auricolari e 20 euro. Il gruppo di ragazzi, dopo aver colpito la vittima con calci e pugni, è poi scappato. La pistola è stata sequestrata dalla polizia alcuni giorni dopo, nel corso di uno degli sgomberi eseguiti in via Gola a seguito dei disordini avvenuti a capodanno.

Il gruppo in azione l'11 febbraio

Circa un mese dopo, alle 3.30 dell'11 febbraio in Ripa di Porta Ticinese, il gruppo ha colpito ancora: ha minacciato un ragazzo italiano di 23 anni puntandogli un coltello alla gola, derubato del suo cellulare e dei documenti personali, tra i quali una carta di credito utilizzata in seguito in maniera fraudolenta. Anche in questa occasione gli aggressori, prima di scappare, hanno colpito con calci e pugni la vittima. Le indagini degli investigatori del Commissariato di Porta Ticinese proseguono per accertare se il gruppo sia responsabile di altre rapine consumate nella stessa zona.

Le reazioni politiche

Diverse le posizioni politiche a commento dell'arresto eseguito dalla Polizia di Stato nella zona dei Navigli di via Gola. Così si è espressa Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale della Lega, convinta che le operazioni di riqualificazione e vivibilità degli spazi pubblici in via Gola siano state nulle:

“La sinistra è molto brava, a parole, a parlare di riqualificazione, vivibilità, spazi pubblici da restituire a commercianti e cittadini, ma nel concreto per via Gola cos'ha fatto in cinque anni? Nulla, zero assoluto. E la conferma viene dalle notizie di cronaca, l'ultima è proprio di oggi con l'arresto di una banda di rapinatori tra cui alcuni minorenni stranieri già protagonisti dei sistematici roghi di Capodanno e delle aggressioni contro Vigili del Fuoco e forze dell'ordine. Delinquenti, grandi e piccoli, e abusivi sono chiaramente tollerati dal Comune di Milano che, guarda caso, si avvicinano le elezioni e riparte con la litania della riqualificazione. Ma i cittadini non ci stanno più a farsi prendere in giro da Pd e compagni, completamente assenti in questa zona della città. Per risolvere gran parte dei problemi di via Gola bisogna intervenire concretamente sulla sicurezza, predisponendo un presidio mobile della Polizia Locale, anziché ricercare soluzioni stile radical-chic che servono solo per le foto da postare sui social”.

Riccardo De Corato, consigliere comunale di FdI e assessore alla sicurezza, intervenuto sulla questione, evidenzia che nella zona di via Gola e via Picchi è in corso un restyling ambizioso volto a creare una "movida positiva". Una misura quella del Comune che, secondo De Corato, non è sufficiente a rendere sicura la zona dei Navigli:

"Per il Comune la priorità nella zona di Via Gola/Picchi è il restyling dell’area che secondo i progetti, ambiziosi e anche molto costosi, verrebbe in buona parte pedonalizzata e una movida 'positiva'. I residenti, invece, esasperati dai continui fatti delittuosi consumatisi in via Gola, chiedono in primis più sicurezza. Oggi finalmente un’ordinanza di custodia cautelare ha colpito alcuni dei membri del gruppo che nella zona la fa da padrone. Alcuni dei giovani arrestati, tutti di origine nord africana, si erano particolarmente distinti anche in occasione dei disordini di capodanno 2020 e avrebbero poi continuato a commettere rapine ed episodi violenti ai danni di coetanei che transitavano nell’area. Il Comune continua a sprecare denaro cercando di intercettare con programmi educativi chi come modello di vita ha delinquenza e spaccio. Adesso sperano che basti un restyling delle vie per allontanare o, far redimere, spacciatori, occupanti abusivi e delinquenti abituali. Credo che l’unico modo per bonificare l’area, che né questa giunta né la precedente hanno mai adottato, sia quello di attivare un presidio dinamico di Polizia Locale e Forze dell’Ordine di tutta la zona Navigli. Penso in particolare ad un servizio di telecamere che funga da occhio vigile per tutto il quartiere. Allo stato attuale in via Gola c’è solo una telecamera, quella del varco della ZTL, che viene utilizzata solo per fare multe e non certo per controllare il territorio. Le vie dei navigli sono ormai da tempo in mano alla delinquenza e far finta di niente, rimandando ogni decisione, non porta ad altro che rafforzare il loro controllo ed insediamento sul territorio".

Nicola Di Marco, consigliere regionale del M5S Lombardia, ritiene infine che il problema dell'area di via Gola sia la riqualificazione degli stabili Aler:

“Giudico molto positivo l’impegno delle forze dell’ordine, che ringrazio per il puntuale intervento con gli arresti di oggi, per restituire legalità al quartiere di via Gola. Purtroppo però, il loro grande lavoro, da solo, non basterà cancellare il degrado dell’area che dipende direttamente dalla gestione vergognosa del patrimonio di edilizia pubblica della nostra regione. Ricordo che sono vent’anni che guidano la Lombardia e per Via Gola nonostante i proclami il progetto di riqualificazione non sembra decollare gli immobili sono fatiscenti, come ho potuto constatare di persona grazie a un sopralluogo sollecitato dai cittadini. Il centrodestra lombardo è capace solo di chiacchierare di legalità e sicurezza, ma mai di garantire, ordine, sicurezza e decoro e contrastare seriamente il fenomeno delle occupazioni abusive. Chi abita nella zona merita di più di poche righe in cronaca nera per spaccio, furti, aggressioni, micro-criminalità".

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