San Siro, chiuso il primo grado sul caso curve: 16 condanne
Dieci anni a Lucci e Beretta. Le due società e la Lega Serie A ottengono il diritto al risarcimento come parti civili

Si è concluso con un verdetto pesante il processo di primo grado contro le organizzazioni criminali che per anni hanno controllato gli affari illeciti legati al mondo delle curve di San Siro. Non si trattava di semplici tifosi, ma di vere e proprie associazioni a delinquere, con una di esse strettamente legata alla 'ndrangheta, che gestivano un lucroso giro di biglietti, merchandising e parcheggi. Dopo soli nove mesi dagli arresti, sono arrivate 16 condanne per un totale di quasi un secolo di detenzione.
Primo grado sul caso curve: 16 condanne
MILANO - Le indagini hanno svelato una realtà inquietante: le curve dello stadio non erano più solo luogo di tifo, ma una vera e propria zona di affari illeciti privati. Al centro di questa rete criminale, gli ex capi del tifo organizzato, entrambi condannati a 10 anni di carcere.
Le sentenze
Per il Milan, Luca Lucci, storico leader della Curva Sud, è stato riconosciuto colpevole di associazione a delinquere e di essere il mandante del tentato omicidio di Enzo Anghinelli, un altro ultrà, avvenuto nel 2019. Per lo stesso episodio, è stato condannato a 10 anni anche Daniele Cataldo.
Sul fronte interista, Andrea Beretta, ex capo ultrà, ha ricevuto una condanna di 10 anni. La sentenza riconosce la sua appartenenza a un'associazione a delinquere con l'aggravante di aver agevolato la 'ndrangheta, oltre alla responsabilità per l'omicidio di Antonio Bellocco nel settembre 2024. La sua collaborazione con la giustizia, che ha portato all'arresto dei responsabili dell'omicidio di Vittorio Boiocchi del 2022 (di cui si è dichiarato mandante), è stata considerata nel verdetto.
Altre condanne
La lista delle condanne è lunga e include altre figure chiave delle due organizzazioni. Tra gli altri, Marco Ferdico, ex vice di Beretta, è stato condannato a 8 anni. Pene significative sono state inflitte anche a Francesco Intagliata (5 anni), Giuseppe Caminiti (5 anni), Christian Ferrario (6 anni), Gianfranco Ferdico (4 anni e 8 mesi), Mauro Nepi (4 anni), Renato Bosetti (4 anni), Matteo Norrito (4 anni e 8 mesi) e Debora Turiello (2 anni con pena sospesa).
Nel gruppo legato alla curva milanista, spiccano le condanne di Alessandro Sticco (5 anni), Fabiano Capuzzo (4 anni e 4 mesi), Islam Hagag (3 anni e 4 mesi) e Luciano Romano (3 anni e 4 mesi).
Risarcimenti milionari
La sentenza prevede anche importanti risarcimenti. Andrea Beretta dovrà versare 520.000 euro ai familiari di Bellocco. Lucci e Cataldo dovranno risarcire Enzo Anghinelli. Sia il Milan che l'Inter, costituitisi parte civile per dissociarsi da queste attività criminali e tutelare la propria immagine, hanno ottenuto il diritto a un risarcimento per i danni subiti. La giudice ha già anticipato una somma di 50.000 euro a ciascun club, a cui si aggiungono 20.000 euro per la Lega Calcio di Serie A, anch'essa parte civile nel processo.
Infine, l'imprenditore Gherardo Zaccagni, gestore di parcheggi nell'area dello stadio, ha patteggiato una pena di 2 anni e 2 mesi, anche per l'accusa di corruzione con il consigliere comunale e regionale Manfredi Palmeri, che affronterà un processo separato.