operazione

Milano, misure cautelari a carico di sette persone coinvolte in traffici illeciti legati all'immigrazione

Le indagini hanno rivelato un'organizzazione che facilitava il transito di migranti irregolari verso altri paesi dell'area Schengen, coinvolgendo anche autisti corrotti

Milano, misure cautelari a carico di sette persone coinvolte in traffici illeciti legati all'immigrazione
Pubblicato:

Dalle prime ore della mattinata, nelle province di Milano, Brescia, Bergamo, Varese, Monza e Brianza, Novara, Teramo, Aosta e Torino, la Polizia di Stato e la Polizia Locale di Milano, hanno dato esecuzione a una ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dall’Ufficio Gip del Tribunale di Milano, su richiesta di questa Procura della Repubblica, nei confronti di sette persone ritenute responsabili, a vario titolo, di aver organizzato una rete per l'immigrazione clandestina, operativa nelle province interessate dall'operazione di polizia, attiva dal 2022.

7 persone coinvolte in traffici illeciti legati all'immigrazione

MILANO - Il procedimento - spiega una nota della Procura - nasce da un’indagine congiunta della Polizia Locale di Milano e degli Uffici della Polizia di Frontiera per i settori di Bardonecchia e Aosta. L'indagine ha consentito di accertare che l’autostazione di Lampugnano, punto di partenza e arrivo di pullman da e per l'Italia e l'estero, è una vera e propria meta per molti stranieri che sono entrati in Italia irregolarmente, seguendo una delle varie rotte migratorie - prevalentemente la rotta marittima del Mediterraneo centrale (con partenze dalla Libia e dalla Tunisia e approdo in Sicilia) e la rotta diretta del Mediterraneo Orientale (con partenza dalla Turchia e approdo in Calabria) -, e che, trovandosi in Italia in condizione di irregolarità, cercano di spostarsi verso altri paesi dell’area europea, approfittando del regime di libera circolazione nello spazio Schengen.

Come è emersa la vicenda

Sono stati i controlli e le riammissioni di stranieri irregolari effettuate ai confini italo-francese e italo-svizzero ad aver fatto emergere il fenomeno criminale specifico oggetto dell’indagine, le cui risultanze hanno permesso di accertare che alcuni soggetti stranieri (detti “favoreggiatori”) gravitanti nell’area dell’hub di Lampugnano avvicinano gli stranieri irregolari che arrivano alla stazione già con l’intenzione di spostarsi in altri Paesi dell’area Schengen, pur non avendone titolo, e si adoperano per agevolarli nel loro tentativo, dietro pagamento di somme di denaro tra i 100 e i 250 euro a persona.

L'agevolazione

L’agevolazione consiste, in molti casi, prima di tutto nell’acquistare titoli di viaggio online con generalità difformi, posto che, non avendo gli stranieri documenti regolari, essi non potrebbero acquistarli con le proprie generalità. Ma la forma di agevolazione più grave, praticata da detti “favoreggiatori”, consiste nell’avvicinare gli autisti dei bus di tratte internazionali per cercare di convincerli a non effettuare un controllo rigoroso dei titoli di viaggio e, soprattutto, dei documenti (passaporto, visto o permesso di soggiorno) abilitanti l’ingresso nello Stato di destinazione.

Corruzione degli autisti

L’attività di avvicinamento e di pressione sugli autisti dei bus - spiegano gli inquirenti - è diventata un fenomeno del tutto noto presso la Stazione di Lampugnano, tanto che i soggetti “favoreggiatori” più ricorrenti sono persone ormai conosciute da chi presta in servizio presso l’area dell’hub. A volte l’avvicinamento degli autisti da parte dei favoreggiatori avviene con modalità tipicamente “corruttive”, essendosi consolidata, con alcuni autisti, la prassi di corrispondere loro una parte del denaro contante ricevuto dagli stranieri in partenza, affinché essi effettuino il trasporto senza creare problemi; altre volte, di fronte ad autisti e dipendenti della stazione che invece si sono dimostrati insensibili a queste forme di avvicinamento, i favoreggiatori hanno assunto atteggiamenti intimidatori, ricorrendo a minacce e, in alcune occasioni, anche ad aggressioni verbali e fisiche.

7 arresti

Sette dei soggetti indagati, valutata la gravità indiziaria in ordine ai reati contestati e la solidità del quadro accusatorio emerso, sono stati raggiunti dalla misura cautelare della custodia in carcere e associati presso la Casa Circondariale di Rimini.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali