in prima fila di fianco alle vittime

L'app scudo di Areu contro la violenza sulle donne: più di 2500 chiamate in 5 mesi

Non appena arriva la chiamata al 112 la persona vittima di violenza viene presa in carico, è possibile chiamare anche attraverso una "chiamata silenziosa"

L'app scudo di Areu contro la violenza sulle donne: più di 2500 chiamate in 5 mesi
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AREU Lombardia da dieci anni in prima fila di fianco alle donne vittime di violenza con l'app "Where Are U” dove la persona vittima di violenza, se impossibilitata a parlare in quel momento, può chiamare anche attraverso la chiamata silenziosa.

Areu ogni giorno in campo contro la violenza sulle donne

AREU Lombardia è in prima fila nel combattere la violenza sulle donne. “E lo fa - ha detto il direttore generale Massimo Lombardo intervenendo a Palazzo Lombardia al convegno ‘Contro la violenza, una rete al tuo fianco’ organizzato dall’assessore regionale alle Politiche sociali, Elena Lucchini - con personale altamente preparato e qualificato a prendere in carico la persona vittima di violenza non appena arriva la chiamata al Numero Unico per l’emergenza 112 e con la propria app ‘Where Are U”.

Attiva da 10 anni: si può chiamare anche con la chiamata silenziosa

Attiva oggi in 14 Regioni d’Italia (Lombardia, Lazio, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Sicilia, Piemonte, Valle d'Aosta, Toscana, Marche, Umbria, Sardegna, Calabria, Abruzzo, Puglia e nelle province autonome di Trento e Bolzano) da 10 anni, può davvero fare la differenza in caso di emergenza anche grazie alla chiamata silenziosa.

Con un semplice tap, infatti, è possibile contattare i soccorsi (Forze dell’ordine, Vigili del fuoco e soccorso sanitario) che, grazie alla geolocalizzazione, possono arrivare sul posto anche se il chiamante non può parlare.

“Un piccolo strumento – ha spiegato il direttore generale - che supporta e rafforza le potenzialità del nostro gruppo di lavoro dedicato alla presa in carico extraospedaliera delle donne vittime di violenza”.

Circa 2600 richieste d'aiuto nei primi 5 mesi del 2023

Da un’analisi sulle chiamate arrivate nei primi 5 mesi del 2023, sono state identificate 2.594 richieste di soccorso ascrivibili a violenza di genere e ricevute dal Numero Unico Emergenza 112. Circa il 10% di queste arriva all’Emergenza Sanitaria, mentre il 90% alle Forze dell’Ordine. Spesso, dopo l’intervento delle FFOO, viene contattata l’Emergenza sanitaria perché la donna riporta lesioni.

"AREU - ha continuato Lombardo - si prende cura delle donne garantendo professionalità e vicinanza attraverso un percorso formativo che abbiamo strutturato sui differenti setting lavorativi nei quali i nostri operatori lavorano. Vale a dire NUE112 (primo contatto), SOREU (secondo contatto e ricezione delle informazioni sanitarie) e Articolazioni Aziendali Territoriali (attività sui mezzi di soccorso, cioè chi soccorre).

Grazie a un sistema di valutazione standardizzato basato su 5 domande i soccorritori sono in grado di identificare tempestivamente le situazioni a più alto rischio e fornire un supporto adeguato.

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