Arrestati i capi ultrà di Milan e Inter: tra le accuse estorsioni sui biglietti e pizzo sui parcheggi
19 sono i fermati, azzerati i vertici del tifo organizzato dei due club
In una maxi operazione di Polizia e Finanza all'alba di oggi sono state arrestate 19 persone: decapitati i vertici delle due curve di Milan e Inter.
Infiltrazioni mafiose nelle curve di San Siro: arrestati i capi ultrà di Milan e Inter
MILANO - Una maxi operazione di Polizia e Finanza, coordinata dalla Pocura di Milano, è scattata all'alba di oggi lunedì 30 settembre, e ha "azzerato i vertici delle curve" di Inter e Milan: 18 capi ultrà sono stati arrestati e indagati a vario titolo per associazione per delinquere, con l'aggravante del metodo mafioso, estorsione, lesioni ed altri gravi reati.
Le gravi accuse contestate
Nel blitz degli agenti del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, della Squadra Mobile e della S.I.SCO di Milano che stanno eseguendo in queste ore i reati sono connessi al giro d’affari legato al contesto calcistico: tra i fatti contestati estorsioni sulla vendita dei biglietti, "pizzo" sui ricavi dei parcheggi in zona stadio, accordi tra gruppi interisti e milanisti per la vendita delle bibite a San Siro, risse e lesioni intorno allo stadio
19 arresti (16 in carcere e tre gli arresti domiciliari)
Tra gli arrestati il capo della curva milanista Luca Lucci (già noto per la foto del 16 dicembre 2018 insieme a quello che allora era vicepremier Matteo Salvini alla festa per i 50 anni della Curva Sud) e il neo capo della curva nord interista Renato Bosetti, nominato dopo l'arresto di Andrea Beretta per l'omicidio di Antonio Bellocco, insieme a lui anche il vicecapo della curva Marco Ferdico e per Beretta, già in carcere per l'omicidio.
Tra i fermati 16 sono finiti in carcere e tre agli arresti domiciliari, tra loro anche Christian Rosiello della Curva rossonera, nonchè bodyguard del cantante Fedez (rimasto coinvolto nel presunto pestaggio ai danni di Cristiano Iovino, ma questa è un'altra storia). E poi ancora Rosario Calabria, Antonio Trimboli, Nino Ciccarelli, storico capo ultrà interista, "Maurino" Mauro Nepi (lanciacori del secondo anello verde), Domenico Bosa, Loris Grancini, capo ultrà della Juve, già con condanne alle spalle e da sempre vicino agli ambienti delle curve milanesi. Obiettivo delle perquisizioni anche Giancarlo Lombardi, detto "il barone" ex capo ultrà rossonero. Perquisita anche la casa a Pioltello, dello stesso Bellocco, ucciso da Beretta.
Perquisizioni ancora in corso
Assieme all'esecuzione delle misure cautelari sono state delegate ed eseguite decine di perquisizioni a carico di ulteriori indagati. Inoltre, la Divisione Anticrimine della Questura di Milano "ha applicato a più soggetti diversi divieti di accesso ai luoghi, ove si svolgono manifestazioni sportive", ossia dei Daspo, o "ha comunque avviato la relativa procedura nei confronti di numerose altre persone
Articolo in aggiornamento