Alessandra Poggi: “La vedete quell’auto sommersa dall’acqua? C’ero dentro io...”
Alle 13.30 del 5 settembre scorso si è ritrovata dentro un mare d’acqua insieme alla sua Smart in via Pompeo Leoni
Alessandra Poggi ha vissuto un'incredibile avventura alle 13.30 del 5 settembre, tutto sarebbe stato normale se si fosse trovata nel sud est asiatico, peccato si trovasse invece in via Pompeo Leoni a Milano. Per fortuna si è conclusa al meglio ed è proprio lei a raccontarcela.
“La vedete quell’auto sommersa dall’acqua? C’ero dentro io...”
MILANO - Il maltempo dei giorni scorsi ha messo in ginocchio Milano. La città all’avanguardia, la città del futuro, la capitale della moda, del business, la città moderna, europea e tutto ciò che si dice di Milano ha un serio problema con la gestione delle piogge.
È sicuramente vero che le precipitazioni di settimana scorsa non sono qualcosa di normale, ma più un avvenimento monsonico in perfetto stile sud est asiatico, ma non si può rischiare di morire per una mala gestione del drenaggio dell’acqua piovana e una pessima organizzazione delle forze dell’ordine.
Questo è quello che è successo ad Alessandra Poggi, Coordinatrice del Sostegno in Galdus per la sede di via Pompeo Leoni, che alle 13.30 del 5 settembre si è ritrovata dentro un mare d’acqua insieme alla sua Smart ed è viva, si può dire, per miracolo. Abbiamo raccolto la sua storia che per fortuna si è conclusa al meglio.
La nostra intervista ad Alessandra Poggi
Partiamo dalle cose importanti: come stai?
"Ti dico la verità, sto bene dal punto di vista fisico, ma dal punto di vista psicologico non sto bene. Ogni notte sto avendo incubi bruttissimi, mi sveglio, non riposo. È un terrore che si sta facendo sentire molto a livello psicologico. Mi sveglio spaventata, di soprassalto, sogno l’acqua che mi stava facendo annegare".
Mi racconti la dinamica
"Allora, sono uscita dalla scuola Galdus, dal parcheggio che immette direttamente in Pompeo Leoni, e non c’era nessun vigile, segnale o posto di blocco. Quindi ho pensato si potesse andare senza problemi. Avevo tirato giù il finestrino perché c’era freschino, di solito uso l’aria condizionata, ma non serviva. Quando ho imboccato la strada verso il sottopasso mi sono accorta che l’acqua era molto più alta di quello che mi aspettassi e non riuscivo a fermare la macchina, mi sono sentita come risucchiata. In un minuto ero dentro questo muro d’acqua e sono stata sbattuta dalla parte opposta come se ci fosse corrente dentro l’acqua".
Sei riuscita a rimanere lucida?
"È stato tutto molto veloce. All’inizio, una volta dentro l’acqua, ho provato ad aprire lo sportello, ma non riuscivo forse per la forza dell’acqua che nel frattempo stava iniziando a entrare velocemente nella mia Smart. Allora ho provato a forzare il tettuccio decappottabile, ma anche quello era bloccato. L’unica via d’uscita era il finestrino. Ho preso le estremità del finestrino e con tutta la forza che avevo mi sono lanciata e sono uscita dalla macchina".
A quel punto hai iniziato a nuotare?
"Sì, avevo già bevuto un po’ di quell’acqua sporca, ma per fortuna ho fatto tanti anni di nuoto e sono riuscita in pochi minuti a uscire da lì. Mi hanno accolta due vigili che però sono arrivati quando ormai ero fuori pericolo".
Ma sei andata a farti visitare in seguito all’accaduto?
"I parametri erano tutti a posto, anche se non sono andata al pronto soccorso perché volevo recuperare le mie cose che erano ancora nell’auto. Sono andata dopo aver recuperato chiavi e telefono. L’unica cosa è da tenere monitorata la situazione in seguito all’acqua che ho ingerito perché potrebbe essere contaminata. Il medico mi ha detto di prendere i fermenti lattici e attendere. Sono forme di piccolo avvelenamento che il corpo magari riesce a smaltire da solo".
Dopo quanto sei riuscita ad accedere alla macchina per recuperare i tuoi averi?
"Dopo tre o quattro ore dall’incidente. Ho recuperato la borsa, piena d’acqua, con le chiavi di casa e il telefono".
Funzionava?
"Inizialmente no, poi ha ripreso ad andare come se nulla fosse. È un iPhone, sono molto cari, ma fanno prodotti che funzionano davvero".
Lato assicurazione invece?
"Io ho scritto una PEC alla mia assicurazione perché ho una polizza kasko che copre anche le alluvioni, almeno questo è quello che recita la polizza. Però, non ho ancora ricevuto nessuna risposta. È una speranza per non uscire con le ossa troppo rotte dal punto di vista finanziario".
Perché, l’auto è completamente andata?
"Sì, la carrozzeria Locatelli di viale Bligny mi ha riferito che siccome l’auto è stata sott'acqua per più di tre ore è impossibile riesumarla. Tutti i contatti sono saltati, il motore è andato e loro consigliano la demolizione, ma io non mi muovo finché non ho notizie da parte dell’assicurazione".
Sei arrabbiata?
"Sicuramente con me stessa, ma anche con chi non ha segnalato che non si poteva passare sotto il ponte. Le forze dell’ordine hanno fermato solo il passaggio da Viale Toscana in via Pompeo Leoni, ma non dal nostro parcheggio. E poi devo dire che non sarebbe mai successo se i tombini avessero funzionato".
Fabio Fagnani