l'inaugurazione

Un nuovo parco in Giambellino nel ricordo del piccolo Kurdi, morto a tre anni su una spiaggia turca

"Alan ha risvegliato la coscienza di tutti noi, una coscienza che terremo viva anche con questo parco in un quartiere come questo che è da sempre terra di migrazioni, di contraddizioni e di speranza", dice il presidente del Municipio 6

Un nuovo parco in Giambellino nel ricordo del piccolo Kurdi, morto a tre anni su una spiaggia turca
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Inaugurato nel cuore del Giambellino un nuovo parco con una dedica molto speciale a un bambino di tre anni che in un parco non metterà mai piede perché nel 2015 è morto, durante un naufragio in  mare di fronte alla costa turca nel tentativo di raggiungere la salvezza in Europa.

Un nuovo parco in Giambellino nel ricordo del piccolo Kurdi

MILANO - "Un parco nel cuore del Giambellino può essere un laboratorio di integrazione e celebrazione della diversità? È questa la scommessa del Municipio 6 che, in un quartiere che ha visto varie ondate migratorie, crede si possa valorizzare la ricchezza umana e invertire l’ottica per cui il migrante sia inevitabilmente una persona in difficoltà".

Il piccolo Kurdi trovato annegato sulla spiaggia turca

Per farlo, sceglie la maniera più coraggiosa e simbolica possibile, proponendo l’intitolazione del parco, appena inaugurato in via Giambellino 129, ad Alan Kurdi, il bambino curdo - siriano di tre anni il cui corpo fu ritrovato su una spiaggia vicino Bodrum, in Turchia. Le immagini del suo corpo senza vita provocarono una fortissima reazione da parte dell’opinione pubblica e, ancora oggi, interrogano i Paesi coinvolti nel sistema dell’accoglienza sulle scelte degli ultimi anni.

Gli emozionanti racconti della rappresentante della comunità curda a Milano

Al taglio del nastro ha partecipato anche Nurgul Cokgezici, professoressa di Mediazione Linguistica e rappresentante della comunità curda a Milano e in Giambellino, che, tra i versi di una poesia e il racconto delle storie di tanti suoi connazionali, ha emozionato e commosso il nutrito pubblico dell’iniziativa.

Un momento di testimonianza che, però, non vuole essere fine a se stesso ma, anzi, punta a inaugurare una stagione di eventi, workshop e attività sportive in grado di mettere al centro la ricchezza culturale che tutte le migrazioni hanno portato in quest’area di Milano.

Il ricordo di Alan nelle parole del presidente del Municipio 6

“Alan, 3 anni, morto in mare nel 2015. Alan con la maglia rossa e i pantaloncini blu che dorme per sempre sulla spiaggia di Bodrum, con i sogni di un bambino e addosso la sofferenza e il dolore di tutta l’umanità. Alan che ha risvegliato la coscienza di tutti noi, una coscienza che va tenuta viva – commenta il presidente del Municipio 6 Santo Minniti – e vogliamo farlo anche con questo parco in un quartiere come quello del Giambellino che è da sempre terra di migrazioni, di contraddizioni e di speranza.

Non voltiamo mai lo sguardo dall’altra parte: quando porteremo i nostri figli in questo parco, ricordiamo il nome di Alan e nomi dei tanti che dormono in fondo al mare, con i loro sogni e ancora senza un nome”.

Ed è proprio la forza cruda di quell’immagine che può accendere i riflettori su un quartiere che, a partire dalla grande riqualificazione che lo sta attraversando fino alla fame di alloggi popolari di qualità, di sogni nel cassetto ne ha ancora tanti.

Santo Minniti,  Presidente Municipio 6 
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