Spray al peperoncino in due istituti milanesi: scuole evacuate, 23 studenti in ospedale
Al momento dei presunti autori che hanno usato gli spray urticanti non c'è alcuna traccia
Si è generato il caos nella mattinata di oggi, giovedì 6 giugno, in due istituti superiori di Milano: 23 studenti sono finiti in ospedale in un caso mentre 4 professori e tre ragazzi sono stati soccorsi sul posto nell'altro episodio.
Spray al peperoncino in due istituti milanesi
MILANO - L'allarme è scattato questa mattina, giovedì 6 giugno in due istituti superiori di Milano: l'istituto Oriani Mazzini di via Ugo Pisa e una mezz'ora dopo all'istituto Marelli-Dudovich di via Livigno, zona nord della città.
Il primo episodio alll'istituto Oriani Mazzini di via Ugo Pisa
Il primo caso si è registrato in via Ugo Pisa, zona Forlanini a est della città. Alle 10.30 una nuvola di spray urticante si diffonde tra la folla di ragazzi e docenti creando paura e panico.
I soccorsi sanitari del 118 accorrono sul posto con un'automedica e due ambulanze e prestano aiuto ad una 18enne che viene trasferita in codice verde all'ospedale San Carlo. Due suoi compagni di 17 anni e quattro professori di 33, 39, 43 e 64 anni vengono medicati sul posto per lievi intossicazioni.
Arrivano anche i carabinieri che, sentendo testimoni e visionando telecamere, dovranno chiarire meglio quanto accaduto.
Il secondo caso all'istituto Marelli-Dudovich di via Livigno: 23 minorenni in ospedale
Il secondo episodio si registra nella zona più a nord della città, in via Livigno. Qui la situazione è un po' più seria ancora perchè Areu è costretta ad inviare cinque ambulanze e un'automedica. La chiamata parla sempre di spray al peperoncino spruzzato nell'aria che qui intossica una trentina di persone. 23 studenti minorenni finiscono in ospedale con lievi sintomi da esposizione alla sostanza: tra i ragazzi, 4 sono stati portati all'ospedale Buzzi, 3 al San Carlo, 4 al Fatebenefratelli, 3 al De Marchi, 3 al San Paolo e 6 al Niguarda.
Anche qui arrivano polizia, vigili e pompieri per effettuare le indagini del caso ma in entrambi gli istituti finora dei presunti autori che hanno usato gli spray non c'è alcuna traccia.