I Metallica conquistano Milano ma ha funzionato il piano anti-caos concerti del Comune?
Sala: "Evento ordinato. Noi non abbiamo altre aree dove farli oppure Milano deve rinunciare a concerti"
La stagione estiva dei concerti a Milano ha preso il via col botto mercoledì 29 maggio col concerto all'Ippodromo La Maura dei Metallica dove oltre 70mila persone sono accorse per ascoltare e cantare l'hard rock della band di Los Angeles nell'imponente show della loro unica data italiana.
I Metallica conquistano Milano col concerto all'Ippodromo
MILANO -Il sindaco Giuseppe Sala, a margine della presentazione della Milano Beauty Week a Palazzo Marino, in merito alle proteste dei residenti in occasione del debutto della stagione estiva dei concerti in area San Siro e degli ippodromi, iniziata mercoledì 29 maggio con l'esibizione a La Maura dei Metallica.
"A Milano non abbiamo altre aree dove farli"
"Ieri (mercoledì, ndr) è stato un primo test. Ripeto, le proteste ci saranno sempre, però noi non abbiamo altre aree: o Milano rinuncia a concerti o non abbiamo altre aree dove farli. Non sempre ci sono proteste - ha continuato Sala, riferendosi alle lamentele da parte dei residenti per la gestione degli afflusso, dei parcheggi e del traffico - ma è anche vero che mercoledì abbiamo messo uno schieramento di Polizia Locale significativo e il concerto, che era un evento importante, si è sviluppato in ordine sufficiente dal mio punto di vista. Finché non capiremo il destino di San Siro e La Maura, sarà sempre una situazione un po’ precaria. Noi stiamo facendo i salti mortali", ha concluso Sala.
La presidente del Municipio 8: "Disagi ma c’è stato un netto miglioramento"
"La prima serata è stata come lo scorso anno? Decisamente no. Ci sono state auto in divieto di sosta? Si. Ci sono stati disagi per i residenti? Si, con quasi 80.000 persone che arrivano in quartiere. Monitoreremo tutti i successivi appuntamenti ma non riconoscere che c’è stato un netto miglioramento solo per colpire il Comune non fa un danno alla giunta milanese ma ai nostri quartieri. Non si canta vittoria, l’ippodromo aveva una funzione ben diversa che il privato ha deciso di trasformare in arena per concerti e per noi, come deliberato, rimane una scelta inopportuna".
Così il presidente del Municipio 8 Giulia Pelucchi sul tema dei concerti a San Siro e nell'area degli ippodromi dopo l'avvio della stagione con l'esibizione dei Metallica. "La situazione dopo il primo concerto dei Metallica si può dire migliorata rispetto agli altri anni. Alcuni ci hanno provato a dire che non é cambiato nulla ma le testimonianze raccolte e i giri che abbiamo fatto non hanno certificato il fallimento di un piano strutturato con Prefettura, Politecnico e altri soggetti oltre al Comune di Milano, spiega Pelucchi.
Cosa si chiede per migliorare ancora
Ciò che va migliorato ancora e che abbiamo chiesto: possibilità di chiudere gli orti pubblici di Via Lampugnano; permettere agli autobus di accedere in zona rossa (ATM ha comunicato i percorsi alternativi solo il giorno stesso costringendo molte persone a rientrare a casa a piedi); su alcune vie c’è stata ancora sosta abusiva che seppur multata può essere ulteriormente ridotta; migliorare la comunicazione per i residenti e non e implementare il numero di cestini".
Fedrighini: "Serve un'area idonea"
Non è d'accordo il consigliere comunale del gruppo Misto Enrico Fedrighini: "Il problema è che, mentre in tutte le città d'Europa i concerti di grandi dimensioni avvengono in aree preventivamente valutate come idonee dalle amministrazioni pubbliche sulla base di dati oggettivi come spazi, servizi e strutture esistenti, a Milano le scelte localizzative di concerti da ottantamila spettatori vengono decise dai privati e subite dalla Giunta a danno del territorio, nonostante le richieste deliberate dal Consiglio comunale su pressione della cittadinanza".
"Ottantamila persone che affluiscono e defluiscono insieme per assistere ad un concerto, rappresentano un evento bello e comune in diverse parti del pianeta. - prosegue il consigliere - Quando però il luogo dove avviene il concerto è situato nel cuore di un’area residenziale densamente urbanizzata; quando, anziché incentivare l’uso del trasporto pubblico, vengono chiuse per ragioni di sicurezza alcune fermate delle linee metropolitane e vengono radicalmente modificati per l’intera giornata, con grave danno per utenti e abbonati, gli itinerari di ben quattro linee del trasporto pubblico di superficie quali la 64, la 69, la 78 e la Q78; quando chi arriva in auto per il concerto non sa dove andare e parcheggia dove capita perché le strade residenziali sono strette, gli spazi per la sosta sono già occupati dai residenti, e i parcheggi di interscambio già saturi per le auto provenienti dall’hinterland; quando il deflusso di ottantamila persone in uscita dal concerto blocca per ore il ritorno alle proprie abitazioni da parte degli abitanti. Quando, nonostante il grande lavoro e impegno di Polizia Locale e addetti ATM, tutto questo accade per il terzo anno consecutivo, significa che esiste un problema".
De Chirico (FI): "Pd bocciò la mia proposta per l'area di Porto di Mare"
Boccia nettamente tutto il piano anti-caos concerti del Comune Alessandro De Chirico, consigliere Comunale di Forza Italia:
"Se oggi Milano non ha un'area concertistica all'aperto come qualsiasi grande città europea la colpa è del Pd che ormai sette anni fa non volle approvare un mio emendamento al PGT che chiedeva d'individuare l'area di Porto di Mare come appropriata. Con Bruno Cappuccio, presidente dell'associazione Amici del Bosco, presentammo anche un progetto preliminare realizzato da eminenti professionisti. Inutile quindi che oggi il sindaco Sala lamenti l'assenza di un'area del genere perché la responsabilità è tutta sua e del Partito Democratico che già allora lo sosteneva.
Torno a ribadire che è necessario convocare immediatamente una commissione per valutare insieme i correttivi da apportare il più in fretta possibile al mastodontico piano anti-caos concerti elaborato da mezza giunta, come ebbe a dire il capogruppo del Pd Barberis rispondendo al mio intervento nell'ultimo consiglio. Serve prevedere una campagna informativa rivolta a tutti i residenti dei quartieri adiacenti le strutture sportive dove si svolgeranno i concerti per indicare punto per punto quali sono le misure messe in campo e il calendario dei concerti".