l'aria di Milano

Smog a Milano, Sala assicura che in città "L'aria sta migliorando grazie ad Area B e C"

Il rinnovo del parco mezzi circolante in chiave ecologica, dettato anche dalle limitazioni imposte da Area C e B, "è un fatto solo milanese che non trova assolutamente riscontro nel resto d'Italia"

Smog a Milano, Sala assicura che in città "L'aria sta migliorando grazie ad Area B e C"
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Il sindaco di Milano Giuseppe Sala, dati alla mano, smentisce un sondaggio che dava in via di peggioramento l'aria cittadina. "L'aria sta migliorando grazie ad Area B e C che ha registrato un calo degli ingressi del 12% di auto inquinanti, (confronto a un più esiguo -1% nel resto d'Italia)".

Il sindaco di Milano: assicura che in città "l'aria sta migliorando grazie ad Area B e C"

MILANO - Il primo cittadino di Milano nella consueta diretta Instagram "Cose in Comune" stamattina ha parlato di inquinamento dell'aria milanese e dei risultati positivi dalle azioni messe in campo negli ultimi anni come per esempio Area B e C e il conseguente rinnovo del parco mezzi circolante in chiave ecologica.

Sala: "Qualità dell'aria migliorata a Milano"

"La qualità dell'aria sta migliorando di più a Milano che nel suo territorio circostante e questo non deriva da nessuna grazia che abbiamo ricevuto ma deriva da azioni che abbiamo fatto con coraggio. Se non si pongono dei limiti, e i limiti sono Area B e Area C, in maniera naturale non si cambia la qualità dell'aria: bisogna offrire alternative ma bisogna porre dei limiti e in più dati sugli ci inquinanti stanno dando ragione ma ci fanno anche dire che dobbiamo fare di più e che dobbiamo andare avanti perché il parco mezzi circolante cambia poco se non si fanno delle azioni come quelle che stiamo facendo".

I dati del sindaco che smentiscono il sondaggio

"Sono rimasto non dico colpito ma un 'filino' sorpreso quando ho letto che da un recente sondaggio più del 50% di milanesi ritiene che l'aria la qualità dell'aria negli ultimi 20 anni si è peggiorata. In realtà non è così: la qualità dell'aria è significativamente migliorata il che non vuol dire che non vogliamo non dobbiamo fare di più. I dati scientifici ci dicono che la qualità dell'aria è migliorata per esempio. Il Pm10 ha registrato un significativo calo negli ultimi 20 anni: praticamente dimezzato da 59 microgrammi per metro cubo nel 2002 ai 32 nel 2023 e anche a livello giornaliero il numero di giorni di sforamento della soglia indicata come limite si è ridotto di circa il 70% dal 2002 al 2023 ma non siamo ancora nei parametri Ue che consentono 35 giorni al massimo di superamento, l'anno scorso i giorni di sforamento sono stati 49 giorni. Per quanto riguarda il Pm 2.5 ha registrato una diminuzione del 47% dal 2007 al 2023", ha spiegato il sindaco citando i dati delle rilevazioni delle centraline Arpa.

Motorizzazione in città: auto elettriche e ibride salite al 40%

"E' importantissimo analizzare la situazione relativa ai tipi di motorizzazione che stanno cambiando: nel 2019 a Milano le auto elettriche erano l'1 per cento del parco circolante e oggi sono 6, le auto ibride erano nel 2019 il 16% ora sono il 32% quindi noi abbiamo quasi il 40% di veicoli a Milano che sono tra l'elettrico è l'ibrido ed è qualcosa di estremamente significativo. Il rovescio della medaglia è che ad esempio i diesel siano passati dal 51 per cento del 2019 al 33 per cento del 2023", ha spiegato il sindaco.

Il rinnovo del parco mezzi circolante in chiave ecologica, dettato anche dalle limitazioni imposte da Area C e B, "è un fatto solo milanese che non trova assolutamente riscontro nel resto d'Italia e lo dicono i dati forniti dalla dall'Aci. L'associazione degli automobilisti ci dice che nella città metropolitana relativamente alla categoria delle auto che sono limitate nell'ingresso in Area B si è avuta una riduzione del 12%. Questa diminuzione dei veicoli più inquinanti non si riscontra assolutamente a livello nazionale perché la stesse categorie di auto mostrano una consistenza veicolare che si è ridotta del 1%", ha aggiunto Sala.

Le reazioni dalla politica milanese

Monguzzi (Verdi): "Area B e C sono provvedimenti eccellenti ma ora vanno aggiustati"

Carlo Monguzzi, consigliere dei Verdi a Palazzo Marino e presidente della commissione Verde e Mobilità ribatte: "Continuare a ripetere all'infinito le stesse cose non le fanno diventare la verità. Il Pm10 è in diminuzione da 20 anni grazie alla qualità dei nuovi motori e alle nuove forme di riscaldamento. Ma il problema ora per l'inquinamento da traffico è che ormai il 28,23% del Pm10 è dovuto allo sfregamento dei freni e delle ruote e solo il 16% proviene dai tubi di scappamento, come dice Arpa nel suo ultimo rapporto. Quindi bisogna diminuire il numero di auto che entrano e circolano a Milano: purtroppo non è vero che le auto diminuiscono.

Per quanto riguarda Area B e C sono due provvedimenti eccellenti ma ora vanno aggiustati perché prima delle 7.30 e dopo le 19.30 in area C entrano 50mila auto e in area B 200mila: inquinano come quelle che entrano dalle 7.30 alle 19.30. Ma il Comune queste cose non le dice e infatti occulta l'indice di congestione del traffico, perché è in aumento e da la situazione reale: continuare a fare propaganda nascondendo i dati è tristissimo. Serve una città con meno auto, per questo bisogna aggiustare Area B e C, e che vadano meno veloci e quindi fare la città a 30 all'ora".

Barberis, capogruppo Pd: "Dati incoraggianti, insistere  e allargare il fronte"

Il capogruppo Pd in Consiglio comunale Filippo Barberis legge in positivo i dati del rapporto e pungola Regione Lombardia a mettere in campo politiche più ambiziose: "I dati riportati oggi dai ricercatori del Kyoto Club e del Cnr, che hanno presentato il rapporto 'MobilitAria’, son dati incoraggianti per la nostra città. I ricercatori mostrano un calo sensibile delle emissioni di Pm10 (meno 20%) e del Pm2,5 (meno 17%), un calo che va letto anche alla luce dei dati ricordati oggi dal sindaco sull’effetto di alcuni dei più importanti provvedimenti dell’amministrazione comunale per promuovere una migliore qualità dell’aria.

La riduzione di quasi la metà del traffico in Area C, la riduzione di dodici volte superiore alla media nazionale dei veicoli più inquinanti con particolare riferimento ai diesel su tutto il perimetro di Area B, la riduzione del 70% dei giorni nei quali vengono sforate le soglie previste dai parametri europei. Sono questi solo alcuni dei dati più significativi che raccontano come sia possibile incidere sulla qualità dell’aria. Sono dati che rafforzano la nostra convinzione nel portare avanti politiche che stanno avendo riscontri concreti e che ci dicono come il nostro non sia un approccio ideologico ne di semplice greenwashing".

"Certo c’è ancora molto da fare per perseguire gli obiettivi che ci siamo dati con il piano Aria Clima e sarà fondamentale allargare la colazione delle amministrazioni impegnate nella battaglia per una migliore qualità dell’aria. - prosegue Barberis - Dobbiamo pretendere politiche più ambiziose da parte di Regione Lombardia e promuovere un confronto costante con le altre regioni della pianura Padana e con il Governo per azioni che, non limitandosi a buttare in là le scadenze sulle riduzioni di emissioni previste dall’Ue, siano capaci di coordinare interventi e investimenti su una scala più ampia, necessaria per un ulteriore salto di qualità. Su questo il Pd è e sarà impegnato al fianco dell’amministrazione comunale".

Geronimo La Russa (ACI): "Da Comune disco rotto, servono politiche strutturali"

Il presidente dell’Automobile Club di Milano Geronimo La Russa: “La colpa è sempre e comunque delle auto e dei mezzi di trasporto a motore. Un disco rotto, attraverso il quale l’Amministrazione comunale non perde occasione per puntare l’indice contro ogni forma di mobilità stradale. Tutte, tranne le biciclette. Pensare a Milano, alla Città metropolitana e alla Lombardia come un microcosmo nel quale non esistano più le auto è pura utopia. La stessa utopia di immaginare Corso Buenos Aires o altre importanti direttrici cittadine trasformate esclusivamente in piste ciclabili”.

“Sia chiaro – aggiunge Geronimo La Russa – tutti hanno a cuore la salute delle persone, ma i dati vanno letti compiutamente e non parzialmente. La qualità dell’aria non migliora con i divieti come Area B o Area C e le relative sanzioni destinate ‘a far cassa’, ma grazie a politiche strutturali a 360 gradi, prevedendo, per esempio, incentivi per chi è obbligato a sostituire la propria auto”.

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