Il suo contributo al mondo della moda è stato straordinario portando l'artigianato italiano e lo stile Made in Italy ai vertici del panorama internazionale.
Addio a Roberto Cavalli, le parole di Fontana
La scomparsa dello stilista Roberto Cavalli dopo una lunga malattia ha gettato nell'ombra il mondo della moda e quindi anche Milano. La notizia è giunta nella serata di venerdì 12 aprile lasciando un vuoto incolmabile nella comunità della moda italiana e internazionale. Sulla sua figura si è espresso anche il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.
"Esprimo, anche a nome della Giunta regionale della Lombardia, il cordoglio e la vicinanza alla famiglia e ai cari di Roberto Cavalli - ha dichiarato Fontana - Imprenditore vincente e innovativo del mondo della moda che ha sempre fatto di Milano un suo punto di riferimento."
Il presidente Fontana
Cavalli lascia sei figli. Dalla prima moglie Silvanella Giannoni ha avuto Cristina e Tommaso per poi sposarsi con Eva Duringer nel 1980 con cui ebbe Rachele, Daniele e Robert. Appena un anno fa è nato il piccolo Giorgio, il sesto figlio avuto con la fidanzata Sandra Bergman Nilsson.
Una carriera straordinaria
Uno degli stilisti più iconici e innovativi degli ultimi decenni, si è spento all'età di 83 anni nella sua amata Firenze, città dove è nato il 15 novembre 1940 e dove ha dato vita al celebre marchio che porta il suo nome. Il suo contributo al mondo della moda è stato straordinario portando l'artigianato italiano e lo stile Made in Italy ai vertici del panorama internazionale.
La carriera di Cavalli è stata una straordinaria odissea creativa caratterizzata da una continua ricerca di innovazione e originalità. Fin dagli anni 70, quando ha fondato il suo marchio, ha rivoluzionato il concetto di moda specializzandosi nella stampa su pelle e introducendo motivi iconici come l'animalier, divenuti immediatamente simbolo del suo marchio.
La sua visione audace e la sua passione per il corpo femminile hanno contribuito a rendere Cavalli un punto di riferimento per le celebrità di tutto il mondo che hanno indossato con orgoglio le sue creazioni. Nel 1994, Cavalli ha ottenuto il riconoscimento internazionale con la sua prima sfilata alla Settimana della Moda Milanese consacrandosi come il "Signore dell'animalier" e del patchwork, della pelle intarsiata e dei broccati.
