gli scontri: botta e risposta

Grande caos nella Commissione comunale: urla insulti e accuse online tra i consiglieri

In Commissione si stava discutendo dell'approvazione del "Regolamento per l'autorizzazione alla registrazione di marchi di terzi recanti la denominazione Milano"

Grande caos nella Commissione comunale: urla insulti e accuse online tra i consiglieri
Pubblicato:
Aggiornato:

Volano urla insulti e accuse online tra i consiglieri della Commissione comunale: i ripetuti scontri di ieri pomeriggio non hanno riguardato solo litigi tra partiti di maggioranza e minoranza e si sono sentite anche spiacevoli battute dal sentore misogino.

Commissione: urla, insulti e accuse online tra i consiglieri

MILANO - Urla, accuse e insulti sono andati in scena nel pomeriggio di martedì 12 marzo nel corso della commissione consiliare Affari Istituzionali e Sviluppo Economico di Palazzo Marino convocata online per discutere dell'approvazione del "Regolamento per l'autorizzazione alla registrazione di marchi di terzi recanti la denominazione Milano" e che a breve dovrebbe essere discusso dall'Aula.

La lite in aula tra Arienta (Pd) e De Chirico (Forza Italia)

Il regolamento recepisce un legge nazionale sulla registrazione dei brand che utilizzano le località nel nome ed è stato illustrato, nei suoi passaggi di registrazione dei marchi, dai funzionari comunali, dal consigliere della Lista Sala Mauro Orso e dalla consigliera comunale del Pd Alice Arienta, che presiedevano le commissioni.

Contrari al regolamento in discussione e annunciandone voto contrario in Aula, il consigliere del Pd Alessandro Giungi che nella precedente commissione che aveva trattato la materia aveva chiesto l'audizione dei rappresentanti di Confcommercio lamentando oggi il fatto che a quella odierna non fossero presenti e il capogruppo di Forza Italia Alessandro De Chirico che giudica l'autorizzazione all'uso del brand troppo stringente per la libertà di iniziativa imprenditoriale.

A poco a poco i toni del dibattito si sono alzati e, dopo che De Chirico ha preso la parola per esprimere nuovamente la sua contrarietà, Arienta lo ha rimproverato perchè non ha chiesto la parola prenotandosi. Il capogruppo di Forza Italia, che ha spiegato poi di essere in macchina per recarsi da WeBuild per la questione dello stadio, è stato rimproverato da Arienta che gli ha detto di fermarsi e seguire le commissioni comunali in maniera più rispettosa.

De Chirico è esploso e ha urlato contro Arienta "ma vai al parchetto coi tuoi figli, ma che cazzo dici, non fare la moralista, ma vergognati". Il presidente Orso ha quindi deciso di staccare il microfono a De Chirico e altri consiglieri gli han detto di calmarsi.

A seguire lo scontro tra Giungi (Pd) e Orso (Lista Sala)

Poco dopo un altro scontro c'è stato tra Giungi e Orso, che ha accusato il consigliere Pd di non aver letto la delibera sul regolamento. Giungi, risentito, ha risposto di averla letta e di aspettarsi un confronto in Aula con Orso, rinfacciando le assenze in Aula al consigliere della Lista Sala. "Ne parliamo in Consiglio, magari una volta ci vieni, ci farà piacere. Io l'ho letta la delibera". Tra un "non si permetta di darmi del tu" e un "non si permetta lei di dirmi che non l'ho letta", i toni poi si sono pacificati e Giungi ha chiesto scusa 'per gli eccessi' a Orso e ai commissari.

Anche Arienta vorrebbe le scuse da De Chirico

Scuse che vorrebbe anche Arienta da De Chirico: "Mi spiace che si siano alzati molto i toni anche a livello personale e il fatto di essere madre non deve essere un'ostacolo all'attività politica, anche se si sta ai giardinetti e ci si prende cura dei futuri cittadini", ha detto la consigliera Pd a fine commissione chiedendo che ciò fosse verbalizzato.

Ma lui non ci pensa proprio

Raggiunto telefonicamente a fine commissione, il consigliere De Chirico ha spiegato che non ritiene ci sia nulla di cui scusarsi: "Per l'ennesima volta la consigliera Arienta mi ha ripreso perché ero in macchina senza possibilità, per motivi di sicurezza, di accendere la telecamera e si è messa a fare la maestrina dicendo che le commissioni di fanno stando fermi. Detto da lei, che si collega dal parchetto o, come è capitato la scorsa estate, mentre era in villeggiatura si è collegata dalla piscina, non accetto le reprimende. Anche se a me non interessa minimamente che cosa faccia la collega Arienta, d'ora in poi farò sempre presente quando si collegherà lontana dal pc".

Seguici sui nostri canali