Milano Green Week: il futuro è nelle città permeabili, a partire dai materiali
Il cemento drenante di Italcementi protagonista al convegno “La città permeabile” organizzato da Aiapp Lombardia all'Istituto Carlo Bazzi
Rendere le nostre città più permeabili alle grandi quantità di piogge significa permettere loro di essere più resilienti di fronte agli effetti del cambiamento climatico. Per farlo è necessario mettere sul mercato e dare la possibilità agli architetti, ai paesaggisti, agli urbanisti di oggi e di domani di utilizzare materiali innovativi che rispondano a queste esigenze. Si è parlato anche di questo nella mattinata di venerdì 29 settembre 2023, al convegno “La città permeabile” organizzato da Aiapp Lombardia all'Istituto Carlo Bazzi nell'ambito della Milano Green Week 2023 che si sta svolgendo nel capoluogo meneghino dal 26 settembre al 1° ottobre.
Il video e le interviste ai protagonisti
Un workshop, andato in scena durante la mattinata e aperto a paesaggisti, architetti, agronomi, ingegneri, istituzioni e liberi cittadini, dedicato al concetto di città permeabile inteso come capacità delle strutture e delle infrastrutture urbane di rispondere in modo resiliente alle sfide presenti e future legate ai cambiamenti climatici e alla sostenibilità ambientale.
Come Milano si sta adattando ai cambiamenti climatici
Milano insieme al suo hinterland, per via dell'alto tasso di urbanizzazione, rappresenta uno tra i luoghi più sensibili agli impatti ambientali causati dai cambiamenti climatici (alluvioni, surriscaldamento termico, inquinamenti atmosferici). Senza interventi strutturali capaci di incidere sulle condizioni presenti e future, questi fenomeni sono destinati solo a peggiorare progressivamente.
Nei paesi europei più avanzati, e in alcuni casi anche nel nostro, il progetto di paesaggio offre soluzioni e opportunità di grande interesse, operando nel tessuto urbano in modo virtuoso e trasformando suoli e superfici da impermeabili a permeabili. Quali le soluzioni e le trasformazioni che può mettere in campo una città come Milano per adattarsi alla complessità dei cambiamenti climatici?
“Un architetto del paesaggio progetta con la natura e questa sua peculiarità è quanto mai attuale perché dobbiamo progettare con la natura se vogliamo affrontare i temi del cambiamento climatico, del surriscaldamento del pianeta e di una vita migliore nelle città – ha spiegato Simone Zenoni, presidente di Aiapp Lombardia – Il nostro è un mestiere interdisciplinare e le diverse competenze vanno a interagire in un progetto complesso come è quello del paesaggio”.
Al convegno si sono confrontati si sono confrontati, portando le loro esperienze concrete di professionisti alcuni soci Aiapp tra cui Simone Amantia Scudieri che ha parlato di “Store Water Management”; Filippo Piva che invece è intervenuto su “Progetto di paesaggio: gestire gli eccessi e le carenze idriche”; Barbara Negroni che ha spiegato come “Governare il territorio: interventi di buone pratiche”; Matteo Furian che ha portato all'attenzione del pubblico “Il caso Ravenna” e Gioia Gibelli che invece ha parlato di come “Rigenerare con l’acqua”.
Italcementi alla Milano Green Week
L'architetto Sabrina Freda ha invece parlato di “Calcestruzzi drenanti: una soluzione architettonica e sostenibile”: “Ho realizzato una serie di riqualificazioni all'interno di aree urbane e in particolare in occasione di una riqualificazione di un parco a Muggiò, in provincia di Monza e Brianza, abbiamo utilizzato per realizzare percorsi all'interno del verde il “i.idro Drain ” di Italcementi, un calcestruzzo drenante che ci ha consentito di riportare quasi fedelmente il disegno di progetto nella realizzazione pratica”.
L'evento si è quindi chiuso con l'intervento “La norma UN 11235/2015: verde pensile tecnologico e risparmio d’acqua” dell'architetto Maria Elena La Rosa e con un dibattito aperto moderato da Giuliana Gatti, vicepresidente Aiapp Lombardia.