Il parroco della Barona don Gian Piero Guidetti è al centro della nuova docu-serie "La Casa sulla Roccia"
Il parroco e promotore di progetti di inclusione sociale alla Barona protagonista di una docu-serie alla scoperta delle comunità parrocchiali
Don Gian Piero Guidetti, parroco e promotore di progetti di inclusione sociale alla Barona è il protagonista della nuova docu-serie su TV2000 "La Casa sulla Roccia" che racconta storie di sacerdoti e di comunità parrocchiali.
Il parroco della Barona Don Gian Piero Guidetti è al centro della nuova docu-serie "La Casa sulla Roccia"
Nella periferia di Milano don Gian Piero Guidetti accoglie persone in difficoltà per ricostruire la speranza a partire da una casa e dalla ricerca del lavoro.
La docu-serie "La Casa sulla Roccia"
Nel popoloso quartiere della Barona, circa 85mila abitanti, nella periferia sud-occidentale di Milano la comunità pastorale “San Giovanni XXIII” raggruppa tre differenti parrocchie: Santa Bernadetta, San Giovanni Bono e Santi Nazareno e Celso. Un contesto segnato dalla presenza di aree residenziali e da zone problematiche e degradate con una popolazione variegata e caratterizzata da bisogni ed esigenze differenti.
Il parroco è promotore della comunità educativa “La Scala”
Ad ascoltare le loro storie ci pensa don Gian Piero Guidetti, parroco e promotore della comunità educativa “La Scala”, perché, sottolinea, “bisogna sempre partire dalle persone”. Una realtà che vive di una collaborazione diffusa con i confratelli don Matteo e don Massimo e tanti altri volontari. Le loro vite sono illustrate su TV2000 nella docu-serie “La casa sulla roccia”, che racconta storie di comunità parrocchiali, con testimonianze di laici e sacerdoti, di giovani e anziani sul senso di essere Chiesa, intesa come una casa che accoglie tutti, che difende e cura chiunque bussi alla sua porta, rivelando un mistero profondo: l’amore per il prossimo.
La sua testimonianza nel video
“La comunità ti rende un buon sacerdote perché ti insegna a trovare la giusta valutazione della vita - spiega don Gian Piero Guidetti nel video “La casa sulla roccia: Milano, la Barona” che si può vedere al link https://www.youtube.com/watch?v=E9eviXIdjAE” -, ti fa comprendere l’importanza di alcune cose e ti chiede di avere delle attenzioni che magari prima non avevi, ti educa, ti fa credere, ti plasma e poi ti offre una famiglia”.
Una famiglia complessa e dalle tante sfaccettature che si costruisce e consolida a partire da un riferimento comune: “Dio è la roccia - aggiunge il don - ed è il fondamento vero per poter rispondere sempre alla grande domanda che non è ‘come vivi’ ma ‘perché vivi’”.
L'esperienza della comunità educativa “La Scala”
A monte di questa presenza che innesta il Vangelo nella quotidianità c’è l’esperienza della comunità educativa “La Scala” guidata da don Gian Piero Guidetti, psicoterapeuta originario della parrocchia di S. Luigi Gonzaga, già cappellano dell’Università Bocconi, assieme a don Matteo e don Massimo, con la consapevolezza della necessità di costruire un percorso di aiuto e supporto a partire dall’ascolto di ogni singola persona. Un’esperienza condivisa.
“Possiamo avere delle bellissime idee da comunicare - sottolinea il don - ma dobbiamo conoscere la storia, i limiti e le possibilità di chi incontriamo, soltanto così possiamo dare priorità alla concretezza della vita”. Con questo progetto, ormai da nove anni, si aiutano giovani adulti che, alla maggiore età, escono dalle comunità per minori, quindi dalla protezione pubblica, e vengono accolti offrendogli una casa, un’assistenza per trovare lavoro e supportandoli in un progetto di risparmio di ciò che hanno o che riescono a guadagnare con il loro lavoro.
Come Habib, in fuga dalla guerra in Siria, che, dopo un difficile periodo al suo arrivo in Italia, proprio a Milano, grazie a “La Scala”, è riuscito a trovare un alloggio e a lavorare, in attesa di procedere verso un percorso di maggiore autonomia.
Nel 2003 nasce il progetto dell’Atletico Barona
E con l’attenzione verso il prossimo per avviare processi di inclusione e confronto, don Gian Piero ricorda che è finita l’era in cui l’oratorio costituiva l’unica possibilità di inserimento per tanti giovani: “Ci sono tante realtà differenti e grande facilità di spostamento, le nostre proposte devono puntare sulla possibilità di coinvolgerli per poi aiutarli a stare assieme”.
In questo contesto si è sviluppata anche la storia dell’Atletico Barona, nato nel 2003, e che oggi offre un’attività qualitativamente valida dal punto di vista tecnico e sportivo, testimoniando la possibilità di vivere l’attività fisica promuovendo la responsabilità, il rispetto e la solidarietà attiva. L’impegno di sacerdoti come don Gian Piero non conosce soste.
Testimoni del Vangelo, ogni giorno ci offrono il loro tempo, ascoltano le nostre difficoltà e incoraggiano percorsi di ripresa; si dedicano a tempo pieno ai luoghi in cui tutti noi possiamo sentirci accolti e si affidano alla generosità dei fedeli per essere liberi di servire tutti. Promotori di tantissime storie di salvezza e aiuto portate avanti sul territorio, i sacerdoti sono impegnati in prima linea insieme alle loro comunità. In queste opere sono sostenuti dalle offerte liberali dedicate al loro sostentamento.
La necessità delle offerte per il sostegno economico alla Chiesa cattolica
Le offerte raggiungono oltre 32.000 sacerdoti al servizio delle 227 diocesi italiane e, tra questi, anche 300 sacerdoti diocesani impegnati in missioni nei Paesi del Terzo Mondo e 3.000 sacerdoti, ormai anziani o malati, dopo una vita spesa al servizio agli altri e del Vangelo. L’importo complessivo delle offerte nel 2020 si è attestato sopra gli 8,7 milioni di euro rispetto ai 7,8 milioni del 2019. È una cifra ancora lontana dal fabbisogno complessivo annuo necessario a garantire a tutti i sacerdoti una remunerazione pari a circa mille euro mensili per 12 mesi.
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