Stadio Milano, sui referendum il Comitato San Siro incontra i Garanti del Comune
Sui due referendum proposti dal Comitato lunedì prossimo ci sarà un incontro coi Garanti del Comune di Milano
Il Comitato Referendum x San Siro incontrerà i Garanti del Comune il prossimo lunedì dove si discuterà dei referendum da loro proposti, uno abrogativo e uno propositivo.
Il Comitato San Siro incontra i garanti del Comune
MILANO - Lunedì 29 maggio, alle 16.30 una delegazione del Comitato Referendum X San Siro, Anna Camposampiero e Andrea Bonessa, accompagnati dall'avvocata Veronica Dini, incontrerà il Comitato dei Garanti del Comune di Milano.
La questione dei referendum
Lo fa sapere lo stesso comitato che proprio qualche giorno fa ha parlato ancora di un possibile referendum cittadino rispondendo al sindaco Beppe Sala che pensa invece che la soluzione migliore sulla questione stadio debba essere delegata all'amministrazione comunale e quindi non si debba demandare a un referendum, considerando per esempio la scarsa affluenza alle urne al recente referendum a Parigi sui monopattini.
Il Comitato: "A quasi un anno dallo stop forzoso, ripartiamo"
Ma il Comitato sulla questione referendum non si dà per vinto e insiste: "È la prima convocazione dopo l'ordinanza del Giudice che ha rimesso in pista i referendum da noi proposti: (ricordiamo) uno abrogativo che in sostanza chiede di non considerare di interesse pubblico la costruzione di un nuovo stadio e uno propositivo con una serie di proposte di modalità di intervento e consultazione della cittadinanza a fronte di un tema di tale rilievo, prendendo in considerazione anche la ristrutturazione del Meazza. A quasi un anno dallo stop forzoso, ripartiamo! E di cose ne sono successe intanto, ma sempre nelle "segrete stanze" e negli incontri riservati".
Il presidio di sostegno
Il comitato invita inoltre a partecipare a un "presidio di sostegno al Comitato Referendum X San Siro e una conferenza stampa che terremo subito all'uscita dall'incontro. Invitiamo quindi tutti i comitati e le esperienze di lotta, a raccontare le proprie battaglie, e la nostra e la loro voglia non solo di essere ascoltati, ma di invertire la rotta sul modo di governare la nostra città e cominciare a fare davvero l'interesse pubblico, nel presidio di attesa".