a difesa della sanità pubblica

Sanità, sit-in davanti alla Regione per "suonare la sveglia" a Bertolaso e a Fontana

"Sulle liste di attesa chiederemo a Bertolaso risposte precise e con date certe", dice in piazza l'esponente di Medicina Democratica Vittorio Agnoletto

Sanità, sit-in davanti alla Regione per "suonare la sveglia" a Bertolaso e a Fontana
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Medicina Democratica ha organizzato un sit-in davanti al palazzo della Regione per "suonare la sveglia" all'assessore Bertolaso e al presidente Fontana sulla questione della sanità lombarda.

Sanità: presidio davanti alla Regione

MILANO - Fischietti e orologi in piazza Città di Lombardia, davanti alla sede della Giunta per "suonare la sveglia" alla Regione sul tema della sanità.

A difesa della sanità pubblica

Flash mob e presidio "a difesa della sanità pubblica" sono stati organizzati da Medicina Democratica e hanno visto la partecipazione dei gruppi di opposizione del Consiglio regionale, associazioni e sindacati. Presenti tra gli altri anche il capogruppo PD Pierfrancesco Majorino e quello del M5S Nicola Di Marco.

Agnoletto spiega in piazza i motivi della protesta

Le ragioni della protesta alla quale si sono unite alcune centinaia di persone, sono state sintetizzate al microfono da Vittorio Agnoletto, medico ed esponente di Medicina Democratica: "La sveglia l'hanno sentita tante volte ma non hanno intenzione di svegliarsi per questioni di profitto", ha affermato. Alla protesta seguiranno una serie di azioni, ha poi precisato Agnoletto: "Nel giro di pochi giorni manderemo una lettera a Bertolaso con le nostre precise proposte sull'abbattimento delle liste di attesa e chiederemo risposte precise e con date certe".

La manifestazione sotto Palazzo Lombardia (foto Mianews)

Tra i temi "la creazione del Centro di prenotazione unico tra strutture pubbliche e private", inoltre "deve essere rispettato il divieto di chiusura delle agende: devono rimanere sempre aperte sia nel pubblico che nel privato accreditato e se la Regione non riesce a garantire visite e interventi nei tempi stabiliti dal medico quel cittadino ha diritto a farsi visitare 'intra moenia', privatamente, pagando solo il ticket, il resto lo deve mettere la Regione e la struttura sanitaria". Dopo la protesta di questo pomeriggio Medicina Democratica intende organizzarne un'altra nei prossimi mesi in contemporanea in tutta la Regione.

"Lavoriamo a un referendum per cambiare legge lombarda"

Vittorio Agnoletto nell'occasione ha anche annunciato un'ipotesi di referendum sulla sanità pubblica: "Stiamo lavorando concretamente alla possibilità di realizzare un referendum abrogativo di alcuni articoli della legge regionale sulla sanità, in particolare quell'articolo secondo noi anticostituzionale che stabilisce l'equivalenza della struttura pubblica e della struttura privata all'interno del servizio sanitario nazionale. E' un'ipotesi, ci stiamo lavorando, sarà un percorso complesso, ma sta dentro ai nostri orizzonti", ha spiegato Agnoletto.

Il capogruppo Pd Pierfrancesco Majorino

"Dobbiamo cambiare radialmente la riforma esistente che equipara in modo sciagurato pubblico e privato - ha poi spiegato Majorino -, bisogna sconfiggere le liste di attesa che sono un modo di produrre privatizzazione. Ritengo che sia inaccettabile anche per chi se lo può permettere, che si dica ai lombardi 'volete farvi curare, pagate'. Siamo in grande sintonia con i promotori di questa manifestazione".

Il capogruppo 5 Stelle Nicola Di Marco

Il capogruppo M5S, Nicola Di Marco, ha aggiunto: "Queste dosi massicce di destra non faranno altro che aumentare il rischio di nuocere alla salute dei lombardi, siamo qui per chiedere un'agenda unica per mettere fine alle liste di attesa e che nelle case di comunità si attui quanto previsto nella normative e che si metta fine al caos del modello lombardo".

La manifestazione sotto Palazzo Lombardia (foto Mianews)

 

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