Protesta di Extinction Rebellion alla sede Rai: "fuori il fossile dalla tv pubblica"
Presi di mira gli sponsor, soprattutto Eni, prima in Italia per emissioni inquinanti
Ieri sera Extiction Rebellion ha fatto visita alla sede Rai di Milano per protestare contro i suoi sponsor che svolgono attività inquinanti.
Protesta di Extinction Rebellion alla sede Rai
MILANO - Nella serata di ieri 13 aprile alcuni attivisti di Extinction Rebellion si sono recati alla sede Rai per lasciare un messaggio ai dirigenti, e invitarli a prendere posizione sulle politiche climatiche.
Hanno affisso locandine giocando con i titoli dei programmi Rai più famosi: "Anche oggi l’importo dei finanziamenti Rai al fossile è Tale e quale a ieri" e "come fai a non sentire The Voice di tutti i popoli devastati dalla lista climatica".
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Presa di mira Eni
Presi di mira gli sponsor, in particolare Eni, considerata una presenza "ingombrante".
"Anche se non esiste una lista pubblica delle aziende che pagano la RAI per farsi pubblicità, abbiamo notato tutti la presenza ingombrante di Eni durante l’ultimo festival di Sanremo e i suoi spot pubblicitari sulle reti della tv di stato".
L'azienda, infatti, secondo le stime di Greenpeace è la prima in Italia per emissioni inquinanti.
Le richieste degli attivisti
Le richieste degli attivisti, dunque, sono due: rinunciare alla sponsorizzazione da parte di aziende che svolgono attività che impediscono la tutela dell'ambiente e rendere pubblica la lista degli sponsor.
Le altre proteste
Le proteste di Extinction Rebellion nei confronti della tv pubblica vanno avanti ormai da diverso tempo: già a novembre era stata avviata la campagna DiRai la verità?, mentre a febbraio c'era stato un tentativo di occupazione della sede di Torino. Durante quest'ultima protesta, però, uno degli attivisti era stato buttato a terra e minacciato con una pistola da una guardia giurata.
Oggi, invece, gli attivisti stanno presidiando la sede centrale Rai di Roma.