Siccità, il Comune corre ai ripari e aumenta le autobotti per salvare giardini e piante
Per preservare il verde cittadino e per evitare la moria di piante della scorsa estate il Comune sin da inizio marzo ha messo in funzione 31 autobotti
La siccità che si sta registrando in Lombardia sta costringendo il Comune a ricorrere alle autobotti con anticipo rispetto agli anni passati.
Siccità, il Comune aumenta le autobotti in città
MILANO - Per preservare il verde cittadino dalla siccità e per evitare la moria di piante che si è verificata la scorsa estate il Comune ha messo in funzione 31 autobotti sin da inizio marzo e non, come di consueto, da fine aprile.
Illustra l'iniziativa l'assessore Elena Grandi
Lo ha spiegato l'assessore Elena Grandi intervenendo nel corso dell'odierna commissione congiunta Verde e Partecipate, cui hanno partecipato anche i tecnici di MM Spa che hanno illustrato le azioni messe in atto per preservare il verde cittadino, soprattutto le alberature appena messe a dimora, dalle conseguenze di un inverno molto secco e in previsione di un’estate siccitosa.
13 autobotti in più dello scorso anno
"Le autobotti, 13 in più dell'anno scorso saranno anche dotate di sistema Gps per tracciare e monitorare i percorsi. - ha spiegato Grandi - Ci sarà anche un aumento degli impianti di irrigazione attivi: grazie all’esecuzione di controlli e interventi di manutenzione su quelli mal funzionanti o non attivi, per fine aprile arriveremo a 568 impianti funzionanti rispetto ai 467 dell’anno scorso".
Su tutte le nuove piantumazioni si stanno utilizzando gli idroritentori, un sistema per ridurre la dispersione di acqua. E anche la scelta delle piante seguirà criteri differenti, prediligendo specie con maggiore resistenza alla siccità.
I totem per prelevare acqua dalla falda
Infine, in ottica di sostenibilità ambientale e risparmio economico, saranno realizzati alcuni totem di acqua tecnica proveniente dalla falda per caricare le autobotti dedicate alle bagnature e i mezzi per il lavaggio delle strade: si tratta di distributori di acqua non potabilizzata posizionati in corrispondenza dei pozzi.