Paolo Conte alla Scala di Milano: la prima volta per un cantautore sul prestigioso palco
Applausi continui e standing ovation nella serata evento dello chansonnier astigiano, oggi 86enne, ieri sera sul palco del Piermarini.
Paolo Conte alla Scala di Milano: la prima volta di un cantautore nel tempio della musica classica e operistica.
Paolo Conte, il primo cantautore in concerto alla Scala
MILANO - E' stata una serata storica quella di ieri sera al Piermarini quando le note jazz del grande Paolo Conte hanno riempito l'intera sala del teatro.
Il debutto scaligero dell'artista
E' stato un concerto davvero straordinario, un'ora e mezza abbondante di musica, che infatti è andato sold out in pochissime ore e che ha segnato un momento importantissimo anche per l'artista, oggi 86enne, che ha visto in questo evento un riconoscimento importante della statura iconica da lui raggiunta nel panorama musicale del nostro Paese e del suo apprezzamento internazionale.
Con lui un ensemble di 1o musicisti e tre coriste
Sul palco, insieme a Paolo Conte, un ensemble di 10 musicisti e tre coriste: Lucio Caliendo (oboe, fagotto, tastiere), Claudio Chiara (sax, flauto, fisarmonica), Daniele Dall’Omo (chitarre), Daniele Di Gregorio (batteria, percussioni, marimba), Luca Enipeo (chitarre), Francesca Gosio (violoncello), Massimo Pitzianti (fisarmonica, bandoneon, sax, pianoforte), Piergiorgio Rosso (violino), Pierre Jino Touche (contrabbasso e basso), Luca Velotti (sax e clarinetto).
Le polemiche dei giorni scorsi
Dopo le polemiche dei giorni scorsi dove Piero Maranghi, editore e ad del canale Classica HD su Sky, in una lettera al quotidiano Il Foglio aveva definito lo show in programma “uno schiaffo alla storia della Scala”, nella serata di ieri artisti e personalità erano presenti in gran numero in platea. Qualche nome tra questi: Paolo Sorrentino, Biagio Antonacci, Vinicio Capossela, Madame, Maurizio Cattelan e Giuliano Sangiorgi.
I commenti della serata
Il sovrintendente del Teatro alla Scala Dominique Meyer nella serata ha commentato: "E' una bellissima serata, sono per chi costruisce ponti non barriere". Anche il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi presente all'evento, ha parlato così di chi ha contestato la scelta di far entrare al Piermarini una musica troppo leggera: "Il repertorio è talmente consacrato, che ci piaccia o no parliamo di cantautori che hanno accompagnato e segnato la nostra storia. Per questo le porte della Scala devono essere aperte a quelli che sono diventati memorabili. E quindi ad esempio Ornella Vanoni, Gino Paoli, Adriano Celentano. Il repertorio deve essere esteso a tutto quello che ci appartiene e che è musica viva”.
A maggio si ripete agli Arcimboldi
Per chi ha perso questa opportunità può però tentare di rivedere il concerto del grande chansonnier astigiano a Milano prendendo per tempo i biglietti per il prossimo concerto: il 20 maggio è la nuova data annunciata al Teatro degli Arcimboldi di Milano,