Via Galbani e la ciclabile umana del movimento 'proteggiMi'
Il flash mob ha percorso la pista ciclabile che da via Melchiorre Gioia porta verso la Regione Lombardia
Si è svolta questa mattina dalle 7,30 la terza edizione della catena di ciclisti del movimenti proteggiMi scesi in strada per difendere la categoria di tutte le persone che si muovo a piedi o in bicicletta.
La ciclabile umana
MILANO - Il flash mob di proteggiMi stavolta si è svolto in via Galvani e ha percorso la pista ciclabile che da via Melchiorre Gioia porta in direzione della sede della Regione Lombardia.
Gli obiettivi
L'obiettivo è quello di sensibilizzare sul tema della ciclabile molto spesso impraticabile a causa degli atteggiamenti degli automobilisti, ma anche dimostrare sostegno alla proposta di trasformare Milano in città30 dal 2024.
La "ciclabile umana" si è svolta anche a Cagliari, Firenze, Napoli, Torino, Treviso e Roma.
Sì a "città30"
Ilaria Fiorillo e Tommaso Goisis hanno dichiarato:
"Apprezziamo l'ordine del giorno approvato il 9 gennaio scorso dal Consiglio Comunale la "città30" porta numerosi vantaggi dal punto di vista della sicurezza, sociale ed ambientale e per questo è già realtà in città come Barcellona, Bruxelles, Londra, Madrid, Valencia e Olbia in Italia".
Cambiare gli spazi urbani
Ma la città30 deve essere ben più di un limite, deve essere un ripensamento degli spazi urbani per renderli sempre più a misura di persone che si muovono a piedi, in bici e coi mezzi pubblici, a partire da quelle più fragili: per questo è importante che ora il sindaco Sala e la Giunta formulino e approvino un vero e proprio piano, con anche risorse economiche adeguate.
A Milano c'è una triplice emergenza: di sicurezza, ambientale e di assenza di spazio pubblico per le persone: al Comune chiediamo un intervento coraggioso e su larga scala".