A Palazzo Marino i lavoratori di musei e biblioteche protestano per l'assenza del bando di gara
Le richieste e lamentele vertono su condizioni economiche precarie che rendono impossibile vivere a Milano

Davanti Palazzo Marini sono centinaia i lavoratori comunali di musei e biblioteche che si sono riuniti nella protesta contro la mancata pubblicazione del bando di gara dell’appalto accoglienza musei e biblioteche del Comune di Milano.
Lavoratori protestano per l'assenza del bando di gara per l'accoglienza in musei e biblioteche
MILANO - “Questo ritardo - spiegano i lavoratori - significa - altro tempo con uno stipendio di 4 euro all’ora che è chiaramente insostenibile per poter anche solo sopravvivere a Milano. Purtroppo si fa sempre più concreta l’ipotesi di ulteriori mesi di proroga per i circa 200 lavoratori interessati”. Lo stato di agitazione è stato promosso da FILCAMS CGIL Milano ed erano presenti in piazza anche i consiglieri dem Daniele Nahum e Alessandro Giungi e il capogruppo dei Verdi Carlo Monguzzi. I lavoratori sventolando bandiere della sigla sindacale e reggendo cartelli con la scritta “L’arte di vivere a Milano con 4 euro all’ora”, urlavano: “Stipendi da fame, vi sembra normale?!”, “Bando subito!” e “Vergogna!”.
Una promessa mancata
“Siamo qui in piazza oggi per chiedere che al più presto esca il bando di gara per l’accoglienza in musei e biblioteche – spiega Roberta Griffini, rappresentante di Filcams Cgil Milano - già da quattro anni questi lavoratori vengono retribuiti con uno stipendio che non è in linea con quello che fanno, sono lavoratori del settore culturale con una professionalità importante e che meritano lo stipendio del loro settore.
Mesi fa a maggio abbiamo fatto un accordo col Comune di Milano che prevedeva esattamente quello ovvero che nel prossimo bando ci fosse per loro la retribuzione corretta ma ad oggi siamo a metà novembre ancora non esce. In concreto significa che ci aspettano ulteriori mesi di proroga con contratti a 4 euro l’ora. A maggior ragione in una città come Milano e con gli attuali aumentare del costo della vita non è assolutamente possibile vivere in queste condizioni. Chiediamo che le parole si trasformino in fatti: non basta dire che la cultura è il fiore all’occhiello di questa città, ci vogliono i fatti”.
Condizioni economiche precarie
“Oltre a questo gravissimo ritardo – aggiungono i rappresentanti sindacali - continua inoltre a non esserci chiarezza per i lavoratori delle biblioteche che rischiano di rimanere fuori e non vedersi riconosciuta la retribuzione prevista del contratto di settore, come invece avevamo previsto con l’accordo sottoscritto dalle OOSS con l’amministrazione comunale del mese di maggio”.
“Forte preoccupazione – proseguono - anche per l’altro Lotto dell’appalto accoglienza, che riguarda altre sedi del comune, dove il rischio è che nel prossimo appalto vengano peggiorate drasticamente le condizioni economiche dei lavoratori”.
Lunedì l'incontro a Palazzo Marino
I consiglieri presenti si sono presi pubblicamente l’impegno di portare l’istanza in Aula a Palazzo Marino il prossimo lunedì e sentire l’assessore alla Cultura, Tommaso Sacchi, sul tema. “Questa città deve affrontare seriamente il problema del lavoro povero e portare situazione a soluzione il prima possibile – ha detto Nahum - Siamo con voi. Uno stipendio da 750 euro è inaccettabile”.
Durante il presidio ai rappresentanti sindacali è arrivato l’invito per un colloquio con la direzione Lavoro del Comune.



