Scatti di un secolo

"Robert Capa. Nella Storia" in mostra al Mudec le foto del reporter più famoso del mondo

Attraverso le sue fotocamere ha raccontato gli avvenimenti più importanti del Novecento...

"Robert Capa. Nella Storia" in mostra al Mudec le foto del reporter più famoso del mondo
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Dall'11 novembre al 19 marzo si terrà al Mudec di Milano la mostra "Robert Capa. Nella storia". Qui, direttamente dal sito del Mudec, il racconto di chi è stato il celebre fotografo che è riuscito a raccontare con le immagini un secolo intero.


"Robert Capa. Nella Storia" in mostra al Mudec le foto del reporter più famoso del mondo

"In occasione dei 110 anni dalla nascita di Robert Capa (22 ottobre 1913) rendiamo omaggio al grande fotografo ungherese con una mostra personale che ripercorre i principali reportage di guerra e di viaggio che Capa realizzò durante vent’anni di carriera, anni che coincisero con i momenti cruciali della storia del Novecento.

Realizzata grazie alla collaborazione con l’agenzia Magnum Photos, la mostra riunisce un eccezionale corpus di fotografie: oltre 80 stampe originali, alcune delle quali mai esposte prima in una mostra italiana, accompagnate da alcuni documenti d’epoca provenienti dalla collezione di Magnum.

Attraverso sette sezioni e con un percorso diacronico vengono raccontati i più importanti reportage in bianco e nero realizzati da Robert Capa, dagli esordi a Berlino e Parigi (1932-1936) alla guerra civile spagnola (1936-1939); dall’invasione giapponese in Cina (1938) alla seconda guerra mondiale (1941-1945); dal reportage di viaggio in Unione Sovietica (1947) a quello sulla nascita di Israele (1948-1950), fino all’ultimo incarico come fotografo di guerra in Indocina (1954).

Nei suoi vent’anni di carriera ha raccontato la storia restando sempre fedele al suo celebre aforisma:

"se le tue foto non sono abbastanza buone, vuol dire che non eri abbastanza vicino".

L’azione, con tutta la sua dinamicità e forza propulsiva, spicca tra gli scatti come un fil rouge, che si dipana anche nei ritratti presenti in mostra, volutamente pochi e scelti per ricordare al pubblico i volti della Storia, come quello di Trockij ardente oratore, o della sua storia personale, come quello di Picasso, fotografato nel suo studio di Parigi dove era rimasto anche durante l’occupazione, e dell’amico Steinbeck con cui intraprese il viaggio oltre la cortina di ferro, nel ’47."

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