L'intervento della Polizia di Stato

Rubavano denaro e poi lo "lavavano": il modus operandi della banda

Ma non avevano fatto i conti con le telecamere di sorveglianza e con il Gps installato nelle auto usate...

Rubavano denaro e poi lo "lavavano": il modus operandi della banda
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Venerdì 9 settembre, sono le 8:30 di mattina quando sulla tangenziale Ovest di Milano viene chiesto l'intervento della Polizia di Stato all'hotel Belstay ubicato all'interno dell'area di servizio, per il furto di una borsa, sottratta ad una cittadina irachena mentre faceva colazione al ristorante dell'albergo.

Rubavano denaro e poi lo "lavavano": il modus operandi della banda

L'autore del reato non aveva calcolato però che nel locale erano presenti delle telecamere che gli agenti della Sottosezione Polizia Stradale di Milano Ovest, una volta giunti, chiedevano subito di visionare e dalle cui immagini notavano tre individui, travisati con cappellini e mascherine chirurgiche, che asportavano la borsetta della donna che, peraltro, conteneva un'ingente somma di denaro in diverse valute straniere.

Sicuri di non essere rintracciati, i tre salivano a bordo di una FIAT 500X a noleggio, ma l'attività investigativa prontamente attivata ed i serrati pedinamenti, anche con personale in borghese, consentivano di localizzare sia l'abitazione di uno dei colpevoli che il veicolo utilizzato per allontanarsi dal luogo del furto, dotato di localizzatore GPS.

Nell'incessante attività di pedinamento lungo le vie del centro del capoluogo milanese, si potevano ricostruire le mosse di un gruppo criminale ben organizzato che, successivamente al furto, ripuliva il denaro, in più riprese, per aggirare i vincoli legali, cambiando le divise straniere presso i punti "cambio valuta".

Verso le ore 14:20 il veicolo veniva bloccato in città, consentendo di identificare un ventisettenne italiano, di origine sudamericana, i cui tratti somatici, confrontati con le immagini estrapolate dal circuito di videosorveglianza dell'albergo, corrispondevano a quelle di uno dei tre autori del furto.

La perquisizione a suo carico consentiva di rinvenire il contante non ancora cambiato in dollari, franchi corrispondente a quasi 5.000 euro, nonché le ricevute dei cambi già effettuati, mentre a bordo del veicolo si ritrovavano il borsello, lo zaino e i cappellini indossati dal sodalizio per la perpetrazione del furto. L'uomo veniva tratto in arresto per concorso in furto e auto-riciclaggio.

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