Arricchivano canapa light illegalmente in un capannone bruciato: 5 misure cautelari
Le indagini dei carabinieri di Corsico erano partite in seguito all'incendio, nel settembre 2019, di un capannone a Trezzano sul Naviglio.
Per tutti i cinque soggetti è previsto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, per due anche l’obbligo di dimora.
Un commercio illecito di canapa light
TREZZANO SUL NAVIGLIO - Acquistavano legalmente canapa light e poi la lavoravano per ricavare nuovi derivati da rivendere come resine e nuova canapa con principio attivo di THC oltre il consentito.
L'indagine dei carabinieri di Corsico
Per questa ragione i Carabinieri di Corsico, su disposizione della Procura di Milano, hanno eseguito cinque provvedimenti di custodia cautelare per altrettanti italiani: per tutti è stata emessa la misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria e per due anche dell’obbligo di dimora.
Nel 2019 un incendio in un capannone a Trezzano
Come riporta Giornale dei Navigli, le indagini sono partite da un incendio che si è sviluppato in un capannone di Trezzano Naviglio nel settembre 2019: all’interno sono state trovate migliaia di bombolette di butano, propano e isobutano dalle quali si erano sviluppate le fiamme e che venivano utilizzate per le lavorazioni della canapa.
Arrestato il corriere con 10 chili di hashish
Nel corso dei successivi controlli i militari hanno arrestato un corriere sorpreso a trasportare 10 chili di hashish light, hanno segnalato all'Autorità Giudiziaria due persone che hanno importato dalla Svizzera complessivi 150 chili di canapa light e sequestrato, in totale, 950 chili della stessa sostanza, per un valore commerciale di un milione di euro. La Guardia di Finanza, che ha collaborato alle indagini, ha ricostruito i passaggi bancari dei guadagni illeciti, sequestrato conti correnti e una cassetta di sicurezza.