Cambiamento climatico, Milano sempre più bollente
Registrate temperature fino a 48°.
Milano diventa, giorno dopo giorno, più bollente. La cementificazione sfrenata e la riduzione delle superfici permeabili (come prati e campi) ha reso Milano e l'hinterland una bolla di fuoco nella stagione primaverile ed estiva.
Nuovo record
Con temperature dell'aria superiori a 10°C al di sopra della media del periodo dell'anno in alcune parti dell'Europa, degli Stati Uniti e dell'Asia, giugno 2022 ha segnato un record. Il timore è che queste ondate di caldo estremo di inizio stagione siano un assaggio di quella che potrebbe presto diventare la norma mentre il cambiamento climatico continua a prendere piede. Per chi è nelle città, il calore si dissipa più lentamente creando "isole di calore urbane", che rendono la vita di tutti i giorni ancora più faticosa.
"Il calore estremo può essere fatale. - spiegano dall'Esa - gli abitanti delle città sono particolarmente suscettibili a causa dell'effetto isola di calore urbano, che aumenta il calore rispetto alle campagne dove c'è più vegetazione.
Le isole di calore urbane si verificano quando la copertura naturale del suolo, come la vegetazione, viene sostituita da dense concentrazioni di pavimentazione, edifici e altre superfici che assorbono e trattengono il calore".
La fotografia dell'Esa
Uno strumento, trasportato sulla Stazione Spaziale Internazionale, ha catturato nei giorni scorsi le recenti temperature estreme della superficie terrestre per alcune città europee, tra cui Milano, Parigi e Praga.
Sebbene queste immagini offrano poca consolazione diretta per coloro che soffrono il peso del calore, stanno aiutando fornendo informazioni geospaziali a mitigare gli effetti delle ondate di caldo in futuro attraverso la pianificazione e la gestione delle risorse idriche in modo più efficiente.
Le zone più calde
Nella zona della stazione e nei quartieri subito fuori il centro città, il caldo aumenta esponenzialmente. Restano più al "fresco" ovviamente, il parco Sempione e il bosco Verticale, grazie all'alta percentuale di alberi e arbusti che schermano le superfici impermeabili (come asfalto e cemento).
Lo strumento Ecostress
Per l'ESA, questo particolare strumento, chiamato ECOSTRESS e di proprietà del Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA, è importante perché sta aiutando nello sviluppo di un nuovo satellite Copernicus Sentinel: la missione Land Surface Temperature Monitoring (LSTM).
L'ESA sta utilizzando lo strumento per simulare i dati che verranno eventualmente restituiti da LSTM, che fornirà misurazioni sistematiche della temperatura della superficie terrestre, promettendo di essere un punto di svolta per gli urbanisti e gli agricoltori, ad esempio.