A Milano è nato il giardino dedicato ad Harvey Milk, attivista per i diritti lgbt+
L'iniziativa è stata proposta proprio dai Sentinelli di Milano, da anni in prima linea per le lotte al riconoscimento ai diritti di tutti.
MILANO - “Milano ha il primo giardino intitolato a un militante lgbt+. Siamo orgogliosi e fieri”. I Sentinelli di Milano hanno commentato con entusiasmo ed emozione la creazione del giardino intitolato ad Harvey Milk, “politico e attivista per i diritti lgbt”, si legge sulla targa che consacra il giardino in piazza 6 febbraio.
E' nato il primo giardino dedicato ad un attivista per i diritti lgbt+
L'iniziativa è stata proposta proprio dai Sentinelli di Milano, da anni in prima linea per le lotte al riconoscimento ai diritti di tutti. “Grazie al Municipio 8 e alla sua presidente Giulia Pelucchi che hanno dato le gambe a un sogno”, scrivono i Sentinelli. “Una città si racconta anche attraverso il nome che dà ai suoi spazi – ha commentato Luca Paladini dei Sentinelli –. Milano ora ha una storia in più da raccontare. Una bella storia”. Una storia che insegna cos’è l’omofobia e l’importanza di combatterla ogni giorno.
La storia di Harvey Milk
Harvey Milk, politico, componente del Consiglio comunale di San Francisco e militante per il riconoscimento dei diritti dei gay, fu ucciso nel 1978, all’età di 48 anni, da un ex consigliere comunale, Dan White, che si era opposto alla legge anti discriminazioni promossa da Milk. White uccise l’attivista con cinque proiettili, dopo aver assassinato il sindaco George Moscone, “colpevole”, per il killer, di averlo escluso dalla politica. White fu condannato ma gli venne riconosciuta una parziale infermità mentale e condannato a meno di otto anni di carcere, suscitando indignazione nella società civile. White morì suicida poco dopo la sua scarcerazione. Nel 2009 l’allora presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha conferito a Milk la Presidential Medal of Freedom.