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Il Giambella Proud chiude, e "saluta" i vicini di casa che li hanno denunciati

La chiusura del locale non ha di certo lasciato indifferente il popolo dei social, diviso tra messaggi di sostegno e altri che invece hanno attaccato il locale.

Il Giambella Proud chiude, e "saluta" i vicini di casa che li hanno denunciati
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Il Giambella Proud chiude i battenti, e sceglie in modo molto singolare per  "salutare" i vicini di casa che li hanno denunciati. A riportare la notizia i nostri colleghi di Giornale dei Navigli.

Il Giambella Proud chiude, e "saluta" i vicini di casa che li hanno denunciati

MILANO - Uno dei locali storici del quartiere Giambellino a Milano chiude i battenti, ma continuerà però a vivere in altro posto. E' lo stesso locale, tramite i social network ad annunciarlo, attraverso un post decisamente provocatorio pubblicato sulla pagina Instagram e ripreso dalla seguitissima pagina MilanoBellaDaDio.

La "denuncia" tramite il cartello appeso fuori alla birreria

"Un grazie gli 82 topi (condomini) che ci hanno denunciato e ricoperto d’insulti". Questo è l'incipit del cartello appeso. "Un grazie anche alla proprietà che non si è accorta dei due anni di covid, ignorando l’importanza che la nostra realtà ha per il quartiere e per i dieci dipendenti. Il Giambella continuerà a vivere in luoghi diversi – prosegue il cartello – la musica è cultura".

 

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Le reazioni dopo l'annuncio

La chiusura del locale non ha di certo lasciato indifferenti il popolo dei social, diviso tra messaggi di sostegno e altri che invece attaccano il locale, reo, secondo i commentatori, di non rispettare la quiete notturna del quartiere. Abbiamo raccolto i migliori e peggiori dei vari schieramenti: "Se manca il rispetto mancano i presupposti per vivere in pace", "Tutto il mio supporto per quei poveri 82 ‘topi’ che vorrebbero solo stare un po’ in pace", "Non ho capito, c'è stato il covid e quindi puoi fare casino tutta la notte? Loro hanno 10 impiegati, mentre degli 82 condomini che non possono dormire e l'indomani lavorano se ne fregano", "Ma andate a lavorare pezzi di fango" e ancora "Chiamarlo centro sociale è un complimento, ma una bella bomba in sto posto", "Le solite merde comuniste ipocrite. danno del fascista a chiunque e sono i primi a seminare odio". Questi alcuni dei commenti tra i detrattori.

Ma c'è anche chi manifesta sostegno all'attività: "solidarietà verso il locale! per una città che non è solo un dormitorio", "Mi chiedo quanta della gente che scrive questi commenti "vive in" e "vive il" Giambellino; il Giambella Proud ha portato una ventata di primavera in questa via anche durante l'inverno, di pomeriggio accoglie persone sole e anziane che hanno un luogo dove ritrovarsi e scambiare due parole con qualcuno, durante il covid ha fatto servizio a domicilio e assistenza a queste stesse persone e hanno potuto rivolgersi al proprietario e a chi ci lavora anche coloro che, per quanto giovani, erano in quarantena e avevano bisogno di spesa o di una birra per passare il momento critico. Il Giambella sostiene una politica sociale contro la discriminazione, per la pace e di supporto alle persone e chi ci lavora è perfettamente in linea con questa, accogliente, solidale, che ti fa sentire a casa, in un luogo accogliente... "tutte le notti" viene scritto... Specifico che il venerdì sera è l'unica sera di musica e non per i 18enni, ma per persone adulte che hanno voglia di chiudere la settimana in compagnia e ballando, se questo è un crimine siamo in molti a dover essere arrestati... Il sostegno al Giambella Proud è totale e mi dispiacerà molto non averlo più sotto casa".

Le repliche dopo i commenti dei gestori del locale

Sempre la pagina MilanoBellaDaDio ha voluto dare spazio agli stessi gestori del locale, che hanno provato a spiegare le loro ragioni e la scelta del forte gesto di commiato dal quartiere:

"Ciao, siamo lo staff del "Giambella Proud" e ci piacerebbe replicare ai commenti negativi che sono stati fatti sulla nostra attività a seguito di un post da voi pubblicato.
Il giambella è una realtà apolitica ma inclusiva, che si è sempre spesa per il quartiere, abbiamo costruito un luogo sano e sicuro,
punto di incontro e scambio per diverse generazioni.

Le denuncie a nostro carico sono principalmente causate da musica alta a notte fonda (?) e schiamazzi notturni. La musica,
che c'è il venerdì sera e raramente anche il sabato, va avanti fino alle 00.30. Il locale chiude a quell'ora, la nostra responsabilità sul volume degli avventori finisce nel momento in cui la serranda è abbassata e noi ce ne andiamo a dormire….perché al contrario di quel che molti scrivono, non ci svegliamo alle 12.. Anzi.. alle 7.00 siamo svegli per servire un buon caffè a chi inizia a lavorare e agli anziani che si ritrovano al mattino per fare due chiacchiere.

L'odio che ci è arrivato nei commenti lo troviamo totalmente ingiustificato e privo di fondamento. Le tasse le paghiamo (e anche care!), la musica non va avanti MAI dopo l'orario di chiusura, tutto lo staff è apolitico e apartitico quindi chiamarci con appellativi come "zecche" non ha nessuna presa su di noi. Lavoriamo (e anche tanto) come tutti gli altri.

Commenti come "ci andrebbe messa una bomba", "vi è andata bene che non vi abbiano spaccato il locale", "altro che
acqua, ci vorrebbe olio bollente" denotano il grado di intelligenza (minimo) della maggior parte dei commentatori. Il giambella non è stato chiuso, ha preso autonomamente la decisione di spostarsi e continuerà a vivere in luoghi dove cattiveria e ignoranza
non fanno da padroni".

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