Presidio a Palazzo Marino per la liberalizzazione della Cannabis, e il consigliere Nahum si accende una "canna"
Il consigliere Nahum, autore del gesto simbolico: “Sette miliardi è l’importo che guadagna la mafia ogni anno. Chiediamo che venga liberalizzato il consumo della cannabis anche per non far spendere soldi allo Stato che ogni anno spende 800 milioni in indagini e processi ingolfati”.
Questa mattina c'è stato un presidio, per sostenre la legalizzazione dell'uso personale e della coltivazione in casa della cannabis.
Richiesta di liberazione e depenalizzazione della cannabis
MILANO - Stamattina davanti a Palazzo Marino si è svolto un presidio con esponenti del Partito democratico di Milano, tra cui il capogruppo in Comune Filippo Barberis e il consigliere Alessandro Giungi, dei Radicali Italiani, di +Europa oltre al consigliere dei Verdi Carlo Monguzzi, per chiedere al governo la liberalizzazione della cannabis e la sua depenalizzazione.
L'iniziativa
L’iniziativa è avvenuta dopo l’approvazione in consiglio comunale di un ordine del giorno che chiede alla Giunta di fare pressioni sull’esecutivo. In occasione del presidio il consigliere dem, Daniele Nahum, si è acceso simbolicamente uno spinello.
Le parole del consigleire Nahum
“Siamo qui per sostenere la legge in discussione in commissione Giustizia alla Camera che chiede la depenalizzazione dell’uso personale e della coltivazione in casa della cannabis”, ha spiegato Nahum sottolineando che “il proibizionismo è un crimine: per la cannabis ci sono 16mila detenuti nelle nostre carceri”. “Sette miliardi è l’importo che guadagna la mafia ogni anno. Chiediamo che venga liberalizzato il consumo della cannabis anche per non far spendere soldi allo stato che ogni anno spende 800 milioni in indagini e processi ingolfati”, ha aggiunto. "Al segretario Letta chiedo di avere più coraggio. A tutto il mondo del partito democratico dico che questa legge è una priorità”.
“Ricordiamo che ci sono altre sostanze che fanno più male. L’alcol, ad esempio, miete 48 vittime al giorno per abuso, mentre per una canna non è mai morto nessuno”, ha proseguito Nahum annunciando che assieme ai Radicali organizzerà gli Stati Generali della Cannabis. “Ai consiglieri che hanno proposto il test del capello dico che sono pronto a staccarmi una ciocca”. Nahum ha anche replicato al leader della Lega Salvini che aveva criticato l'iniziativa del consigliere: “A me fa sorridere il fatto che Salvini si sia molto interessato di questa iniziativa. Peccato che invece non si interessi del massacro di Bucha. A differenza sua, noi vogliamo svuotare le carceri e togliere proventi alla criminalità organizzata. Ne trarrebbero vantaggi i malati, l’economia, la giustizia”.