Milano solidale: 8 tir colmi di beni di prima necessità partiti da Rho Fiera e diretti a Varsavia
Coperte, sacchi a pelo, abiti e prodotti per l'igiene: tutto ciò che serve per chi è scappato dalla guerra.
Il grande altruismo che in queste settimane sta animando popoli, cittadini singoli e istituzioni, associazioni e scuole, si mostra nuovamente partendo da Milano. E' proprio fa Rho Fiera infatti che stamane sono partiti 8 camion pieni di beni destinati ai profughi ucraini che si trovano ora a Varsavia, beni di ogni genere raccolti proprio grazie alla solidarietà di cittadini e associazioni.
8 tir pieni partiti da Rho Fiera e diretti a Varsavia
Nella mattinata di oggi, 20 marzo 2022, sono partiti da Rho Fiera 8 tir contenenti 68 tonnellate di beni di prima necessità tra abiti, prodotti alimentari e per l'igiene, sacchi a pelo e coperte. Stanno ora viaggiando in direzione Varsavia, dove arriveranno secondo i piani venerdì. E' proprio a Varsavia che in queste settimane si sta compiendo un straordinario sforzo si assistenza e protezione nei confronti dei profughi ucraini in fuga dalla guerra.
L'annuncio di Sala
Questa mattina il primo cittadino di Milano ha pubblicato un post colmo d'orgoglio e di ammirazione, raccontando la missione solidale partita questa mattina:
Milano aiuta Varsavia nell’emergenza Ucraina.
Sono partiti stamattina da Rho Fiera, per arrivare a Varsavia venerdì, i primi 8 tir con 68 tonnellate di beni di prima necessità (ne sono state raccolte più di 100) tra prodotti alimentari e per l’igiene, coperte e sacchi a pelo.
Varsavia sta compiendo uno sforzo straordinario per soccorrere e accogliere le migliaia di rifugiati ucraini in arrivo e in transito.
Al Sindaco di Varsavia Rafał Trzaskowski, mi lega una personale amicizia e un comune impegno per un’Unione Europea rafforzata dall’azione delle sue città. E per questo sono particolarmente contento che Milano – città europea, aperta e solidale – risponda con la consueta generosità ed efficienza, non solo facendo la propria parte ogni giorno sul territorio, ma anche guardando al di là dei confini verso chi adesso ha bisogno di sostegno.
Tutto questo non sarebbe possibile senza il lavoro del Terzo settore e di realtà fortemente impegnate come Fondazione Arca.